“Nel 2021 ricorre il settecentesimo anniversario dalla morte di Dante e – neanche in questa occasione, dopo numerose richieste – la città di Firenze rivedrà le spoglie del Sommo Poeta, che qui ebbe i suoi Natali”, riferisce Alessandro Draghi, Consigliere Comunale per Fratelli d’Italia.
Il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, infatti, ha declinato ogni possibilità di trasferire momentaneamente le spoglie dantesche nella città gigliata, a causa di problematiche giuridiche ed etiche che riaccenderebbero un dibattito storico ormai messo a tacere da secoli.
A nulla è valsa la speranza di Dario Nardella dinanzi al diniego del sindaco ravennate, anch’esso pioniere del PD, e nemmeno quello di Eugenio Giani della società dantesca, che confidava nel buon senso della città romagnola.
“Una posizione assolutamente da rivedere che rischia di esser causa di nuovi campanilismi e gelosie su meriti e disfatte della Storia”, sostiene Draghi, che chiederà un’apposita seduta in commissione cultura non appena riprenderanno le attività.
“Auspichiamo che, se anche Firenze non avrà l’onore di salutare degnamente il ‘ghibellin fuggiasco’, non manchino le celebrazioni in tutta Italia”, prosegue il Consigliere. “La memoria è doverosa, in particolare per quegli elementi che, di contro a divisioni politiche e ideologiche, uniscono la Nazione in un comune, straordinario, spirito italiano”, conclude Alessandro Draghi.
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