Siccità, Fiasconaro: «Per salvare l’agricoltura lombarda, occorre riconoscere il cambiamento climatico»

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Fiasconaro (M5S): «Ieri Fontana ha dichiarato che l’emergenza non aveva colto di sorpresa Regione Lombardia, oggi fa sapere che se non piove all’agricoltura mancherà l’acqua dal 13 luglio

In Consiglio regionale la maggioranza ha bocciato le mozioni dell’opposizione, volte a impegnare la Giunta nella ricerca di misure attraverso cui cominciare a strutturare risposte a medio lungo termine di fronte a una crisi idrica che, a causa del cambiamento climatico, rischia diventare sistemica. Il punto è proprio il cambiamento.

Saperlo riconoscere, analizzarlo e cercare soluzioni e garantire risorse attraverso le quali tutelare imprese, lavoratori e i loro prodotti, accompagnando il settore nella transizione verso un modello “razionale” che l’evidenza impone come necessaria. Sto parlando di sostegni economici, attivabili anche attraverso i fondi europei o le risorse del PNRR, per migliorare l’utilizzo e la gestione della risorsa idrica sia in agricoltura che negli allevamenti.

Occorrono piani per il risparmio idrico, serve investire in sistemi innovativi per l’irrigazione e la gestione dell’acqua, serve sostenere i consorzi di bonifica al fine di efficientare il sistema di distribuzione e le reti, perché consumare meno significa avere acqua per più tempo.

L’alternativa è negare il cambiamento in atto, come fatto in Aula dai negazionisti del cambiamento di centrodestra che hanno passato un intero Consiglio a ripeterci quanto per l’agricoltura lombarda vada tutto bene. Oggi bisogna concentrare gli sforzi sull’emergenza e salvare il salvabile, purtroppo però sappiamo come la straordinaria carenza d’acqua di quest’anno rischi di diventare ordinaria in futuro, con conseguenze devastanti per l’agricoltura lombarda, se si rifiuta di riconoscere la necessità del cambiamento che il clima ci impone.

Andare ostinatamente a sbattere contro un muro, come dimostrato ieri dal centrodestra in Consiglio regionale, mi pare quanto meno scriteriato» così il Consigliere regionale, Andrea Fiasconaro, in merito alle dichiarazioni del Presidente Fontana: “Per ora abbiamo tenuto, la cosa che preoccupa è se non dovesse ricominciare a piovere. Perché questo progetto lo riusciamo a mantenere in vita non oltre il 13-14-15 di luglio. Oltre quella data se non piove i bacini idroelettrici tendono a svuotarsi e di acqua per irrigazione non ce ne sarà più”.