Un passo avanti verso la fine del triste fenomeno dei cani randagi.
per la tutela degli animali a quattro zampe e la prevenzione del randagismo. Tra i vari punti del provvedimento, lo stop all’esportazione massiva nei canili da una regione all’altra, la realizzazione di nuovi rifugi sanitari pubblici in tutte le nove province della Regione (distinguendo tra strutture di rifugio e di ricovero), l’istituzione di un garante dei diritti degli animali.
Verrà dato un contributo di solidarietà per ciascuna iscrizione all’anagrafe canina e la possibilità per i comuni di trattenere gli introiti delle sanzioni ai padroni indisciplinati di animali domestici. Verrà istituito l’obbligo di registrazione in una banca dati contestuale alla microchippatura e predisposte misure di aiuti economici per i comuni per tutelare i diritti degli animali e la pubblica incolumità. Norme igieniche – La legge consentirà di contenere e monitorare il fenomeno dell’abbandono e del maltrattamento. Inoltre, sono presenti norme dal punto di vista dell’igiene, a tutela ambientale. I padroni infatti, saranno tenuti a portare con sé una bottiglietta d’acqua per pulire la pipì dei loro cuccioli, oltre a pulire gli escrementi con gli appositi strumenti dalla strada. I cani verranno sterilizzati e curati nei rifugi convenzionati, dotati di ambulatorio, e poi verranno trasferiti nel più breve tempo possibile nei ricoveri o nei parco-ricoveri, in attesa di essere adottati. La
sterilizzazione
sarà immediata per i cani vaganti non identificati. Sono anche previste delle campagne mediatiche diffuse per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento e stigmatizzare la gravità del fenomeno dell’abbandono degli animali.



