ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA: Dottrina sociale e sussidiarietà

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Se pensiamo al principio di sussidiarietà nella sua specificità di valorizzazione dei corpi intermedi,è proprio questa cittadinanza dei corpi intermedi che è scomparsa dal dibattito pubblico, che è tornato ad essere appiattito sulla relazione politico cittadino (con la malcelata intenzione del politico non appena eletto di farsi i cazzi suoi in barba agli elettori)

Si ripropone con forza l’idea che la buona politica sia quella in grado di promuovere e valorizzare le capacità di autoorganizzazione della società,di riconoscere l’associazionismo, il volontariato, i comitati di quartiere, le esperienze di auto-mutuo aiuto, partendo appunto dall’azione sociale e non dal progetto politico.

Già nella Rerum Novarum il principio di sussidiarietà è collocato a protezione del diritto naturale delle persone e delle formazioni sociali, in primo luogo della famiglia. L’associazione superiore (lo stato) non può arrogarsi compiti che possono essere svolti da gruppi più vicini alla singola persona, ma qualora le organizzazioni inferiori non riescano a raggiungere i propri obbiettivi da sole è giusto che lo stato intervenga per favorire il bene comune.

Questo è l’aiuto, il “subsidium”che la comunità politica deve fornire ai cittadini, per metterli in grado di esercitare al meglio le proprie funzioni e di contribuire al bene comune di tutti.

Nel compendio della Dottrina Sociale l’attuazione del principio di sussidiarietà contribuisce a promuovere il rispetto e la promozione del primato della persona e della famiglia, la valorizzazione delle associazioni e organizzazion intermedie, l’incoraggiamento dell’iniziativa privata al servizio del bene comune, l’articolazione pluralistica della società, la salvaguardia dei diritti umani e delle minoranze,il decentramento burocratico ed ammministrativo, l’equilibrio tra la sfera pubblica e privata,con il riconoscimento della funzione sociale del privato.

La responsabilizzazione del cittadino nel suo essere parte attiva della realtà politica e sociale del paese. Giovanni Paolo II aveva sottolineato questo punto con estremo vigore.”L’educazione del popolo a riconoscere l’importanza del principio di sussidiarietà è condizone necessaria per la sopravvivenza di una società autenticamente democratica”.

ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA