Imprenditrice, manager e dirigente di categoria, aveva soltanto 72 anni ed era molto conosciuta e apprezzata a Cuneo, propria città di origine e residenza, e nel resto del Piemonte e d’Italia per le proprie attività sociali, solidali e di rappresentanza sindacale degli interessi specialmente dei giovani e delle donne impegnate nel mondo del commercio e della piccola impresa
CUNEO – In tal senso, ha legato molte attività promozionali di successo al vertice di terziario donna di Confcommercio, di cui è stata a lungo alta dirigente regionale e nazionale, e alla guida del comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio della provincia Granda.
Una notizia che ha creato dolore e sgomento tra amici e colleghi. “Un’amica anzitutto, dalla quale ho sempre ricevuto preziosi consigli nel lavoro e nell’attività di categoria. Aurelia era presente a qualunque iniziativa utile a favorire momenti di solidarietà e di confronto per individuare proposte e soluzioni”, è il commosso ricordo di Luca Chiapella, presidente provinciale di Confcommercio Cuneo.
“Con lei – aggiunge Ferruccio Dardanello, a lungo al vertice dell’ente camerale cuneese – abbiamo condiviso una molteplicità di progetti su battaglie ideali e di programma che, sui temi delle pari opportunità applicate al campo economico, sono oggi diventate patrimonio di tutti”.
Aurelia della Torre era molto sensibile all’importanza di creare sinergie e ponti tra economia finanziaria e reale, in quanto parti inseparabili degli stessi obiettivi di di sviluppo inclusivo e partecipato. Commosso in tal senso il ricordo del Banchiere e scrittore Beppe Ghisolfi, con il quale Aurelia organizzò una serie di eventi presso la Camera di commercio dedicati alla presentazione dei suoi manuali editi da Nino Aragno e alla divulgazione delle opportunità offerte da una corretta alfabetizzazione economica ai fini della pianificazione attenta e previdente dei progetti d’impresa: “Aveva compreso la funzione sociale dell’educazione finanziaria come fattore in grado di favorire la nascita di aziende solide e stabili e in grado di creare possibilità di miglioramento lavorativo e sociale diffuso. Ciao, Aurelia”.



