Il raggiunto accordo tecnico tra le delegazioni Italiana e Albanese – guidate rispettivamente dal nostro Senatore Tommaso Nannicini e dalla Viceministra economica Olta Manjani – conferma ancora una volta il ruolo di snodo non sostituibile delle nostre Istituzioni diplomatiche
Il tema è stato al centro del video colloquio tra la nostra editrice Loredana Buoso e il direttore politico Alessandro Zorgniotti collegato da Tirana.
Una conferenza stampa tra il nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci e la Ministra del Governo Rama all’economia e alle finanze Delina Ibrahimaj – successiva alla stipula dell’accordo tecnico e alla conferenza nella sede diplomatica d’Italia – ha evidenziato che l’intesa, adesso in dirittura di arrivo a Roma per la ratifica parlamentare e ministeriale finale, beneficerà alcune centinaia di migliaia di lavoratori autonomi e dipendenti: non soltanto cittadini di origine albanese che in Italia, negli ultimi decenni o lustri, hanno contribuito all’erario dell’INPS e al reddito nazionale del nostro Paese – salvo poi rientrare in madrepatria per concludere la propria carriera e ricongiungersi con la famiglia natìa – ma anche e in numero crescente nostri Connazionali che, dopo una vita di lavoro e di contributi in Italia, hanno dovuto scegliere la via della emigrazione, proprio nella vicina Albania, per ragioni connesse alla crisi economica o alla formazione di una nuova famiglia.
L’accordo tecnico prevede un sistema di calcolo che salvaguarda ciascun giorno lavorativo e contributivo, e che comporta il ricongiungimento automatico delle carriere previdenziali tra i due Paesi in maniera perfettamente cumulativa ai fini del raggiungimento dell’età pensionabile come totale delle carriere stesse e quindi senza necessità di ulteriori oneri o gravami addizionali a carico del lavoratore albanese o italiano interessato.
Il ruolo delle Istituzioni diplomatiche è determinante per conferire validità, efficacia e cogenza a intese e convenzioni internazionali: si pensi altresì ai gemellaggi tra enti locali o tra istituzioni economiche, culturali, educative tra Italia e Albania, la cui capacità progettuale può esplicarsi solo con la ratifica diplomatica strategica ai fini della reciprocità.
Un grande insegnamento di educazione istituzionale e finanziaria, fondamentale al fine di attivare e di valorizzare SEMPRE e in ogni momento le nostre alte rappresentanze amministrative e pubbliche, e prevenire così il rischio di cedere alle lusinghe dei cattivi consigli di chi privatamente millanta le “fontane di Trevi”, i grandi fondi europei e sociali o le “esperienze italiane” scavalcando le istituzioni stesse.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI




