SANCHEZ: “NON È PIÙ IMMAGINABILE UN’EUROPA SENZA I BALCANI”

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Il Premier spagnolo conclude a Tirana la propria missione di quattro giorni tra le capitali della regione

Rama: “Sul Kosovo la discussione è aperta, ma apprezziamo la volontà della Spagna di sostenere il dialogo tra Belgrado e Pristina. Grazie a Madrid per avere sostenuto con forza e decisione l’avvio dei negoziati con la UE”.

Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, dopo il summit della NATO svolto a Madrid alcune settimane fa, ha concluso oggi il proprio tour nei Balcani occidentali e – a seguito di incontri al vertice a Belgrado, Sarajevo, Pogdorica e Skopje – ha tenuto una conferenza pubblica con il collega e omologo dell’Albania Edi Rama.

Il vertice si è concluso con la firma di un accordo binazionale che – con le firme apposte dall’Ambasciatore Alvaro Renedo Zalba e dal ministro degli interni del Paese delle Aquile, Bledar Cuci – rafforza gli strumenti della cooperazione investigativa contro la criminalità internazionale mettendo a frutto le buone prassi di entrambi gli Stati.

La conferenza ha avuto la funzione di evidenziare alcuni temi forti destinati a caratterizzare, anche nel futuro prossimo, i rapporti tra Madrid e Tirana, ovviamente nella prospettiva della presidenza di turno che sarà assunta dalla Spagna nel 2023 alla guida del Consiglio dell’Unione Europea.

Sull’argomento il Premier e leader socialista Iberico Sanchez è stato chiaro e univoco: “La guerra in Ucraina ha aggravato lo scenario economico globale, e accelerato processi storicamente molto lenti. Adesso non è più immaginabile un’Europa senza i Balcani occidentali, con gli amici dell’Albania il rapporto è privilegiato e la Spagna asseconderà il buon andamento dei negoziati affinché si concludano al più presto possibile con la piena adesione dei Paesi di questa regione”.

Inevitabile una riflessione sul Kosovo: “Appoggiamo la normalizzazione del dialogo e delle relazioni tra Belgrado e Pristina”, ha dichiarato Sanchez, sebbene la Spagna a oggi non abbia ancora riconosciuto quello kosovaro come uno Stato indipendente, poiché dentro la stessa penisola iberica covano spinte secessionistiche di parte catalana che verrebbero incoraggiate in caso di riconoscimento. Sanchez sostiene la proposta del vicepresidente della commissione UE Joseph Borrell per un ritorno alla serenità del dialogo tra Serbia e Kosovo, evitando ogni unilateralismo di parte.

Il dibattito si è quindi spostato sui temi propri della cooperazione, economica e legale, tra Madrid e Tirana, dove i punti di convergenza e di comunione sono molteplici, come è dimostrato dai diversi accordi e patti di amicizia in vigore, dal riconoscimento della mobilità scolastica e lavorativa, allo sviluppo del mercato energetico con investimenti spagnoli in Albania, fino appunto alla cooperazione investigativa e giudiziaria per il rafforzamento dello Stato legale e di diritto.

“Grazie all’amico Pedro per l’aiuto prestato alla causa dell’Albania in Europa e per essere stato uno dei più importanti supporters in merito. Sul Kosovo, sebbene le idee di partenza non coincidano, è importante che Madrid sostenga il dialogo tra Belgrado e Pristina. Adesso è importante che ogni esclalation di tensione tra le due parti sia abbandonata, perché è interesse anche della Serbia che gli accordi raggiunti siano attuati e non si dia spazio a gruppi isolati interessati alla contrapposizione”.

Il Premier Sanchez si è successivamente recato dal nuovo presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj, il quale gli ha espresso la solidarietà del popolo del Paese delle Aquile nei confronti delle comunità spagnole colpite dalla piaga degli incendi boschivi.

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI