E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la partenza della prima nave con 26mila tonnellate di mais dal porto di Odessa diretta in Libano.
Oltretutto, a complicare la situazione italiana quest’anno l’assenza di precipitazioni e il caldo che rischino di dimezzare i raccolti nazionali di foraggio e mais destinati all’alimentazione degli animali soprattutto in Pianura Padana dove si concentra un terzo della produzione agricola nazionale e circa la metà degli allevamenti.
Questa situazione, unita alle tensioni generate dal conflitto ucraino, ha generato forti rincari con i costi di produzione nelle stalle italiane cresciuti del 57% secondo il Crea. L’Ucraina – precisa la Coldiretti – garantisce invece appena il 3% dell’import nazionale di grano (122 milioni di chili) mentre sono pari a ben 260 milioni di chili gli arrivi annuali di olio di girasole, secondo l’analisi su dati Istat relativi al commercio estero 2021.



