COTTARELLI ACCETTA LA CANDIDATURA DI PD E LISTA BONINO

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Il prestigioso economista ha accettato l’offerta di Enrico Letta e della storica leader radicale

Fuori Calenda, che formerà il terzo polo con Renzi, dentro Cottarelli. Sempre nel nome di Carlo.
Il prestigioso economista, nato a Cremona nel 1954 e già Direttore del settore affari fiscali del fondo monetario internazionale, ha accettato l’offerta giunta in maniera concorde e condivisa da Enrico Letta, Emma Bonino e Benedetto della Vedova, per una candidatura unitaria che riguarderà sia un collegio uninominale del Nord Italia, sia la lista proporzionale bloccata in una circoscrizione plurinominale sempre nelle regioni settentrionali.

Carlo Cottarelli è attualmente opinionista e direttore dell’osservatorio sui conti pubblici facente capo all’università cattolica di Milano, un prestigioso pensatoio e centro studi foriero di spunti e di proposte indirizzate ai decisori della politica economica sia pubblica che privata.

Nel 2018, subito dopo l’esito delle consultazioni elettorali politiche che avevano registrato la sconfitta del centrosinistra di Matteo Renzi e la vittoria non assoluta sia del centrodestra che del movimento cinque stelle, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva individuato in Cottarelli il Premier incaricato di un ipotetico Governo tecnico dalle larghe intese. Operazione poi naufragata per via dei veti congiunti da parte di lega e grillini, i quali sarebbero poi confluiti sul nome di Giuseppe Conte, avvocato del Popolo, di area pentastellata ma considerato in grado di unire il fronte populista ed euroscettico sia di destra che di sinistra.

Nel corso della tragica prima ondata della pandemia da coronavirus, Cottarelli elaborò una serie di studi che indicavano – vigente il Conte due a guida PD cinque stelle – in 220 i miliardi che l’Italia avrebbe potuto attivare e ottenere presso la Banca centrale europea attraverso l’emissione di BTP non assegnati al libero mercato e quindi non assoggettati al rischio di innalzamento dello spread.

Carlo Cottarelli più di recente ha elogiato il ruolo e il lavoro di Mario Draghi come Presidente del Consiglio per l’attitudine a politiche di bilancio in grado di individuare margini per politiche economiche e sociali senza causare nuovo deficit e quindi nuovo ricorso al debito.

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI