Ve ne racconto due che vi rallegreranno la giornata.
La prima: Di Maio e Tabacci, come vi avevo detto giorni fa, stanno elemosinando alleanze con gruppi lillipuziani per superare almeno l’1%. Per questo si sono uniti al fortissimo Partito Animalista, che alle Europee del 2019 prese in tutto 150mila voti. Roba forte. Giggino Fabris Di Maio si è accordato col presidente del Partito Animalista Cristiano Ceriello, solo che ieri s’è scoperto che quello non s’era accordato precedentemente col resto del partito, che ora registra dimissioni in massa. “Con una lettera agli iscritti e un comunicato stampa alla vigilia di Ferragosto”, come racconta stamani sul Fatto Marco Palombi, “s’è dimesso mezzo gruppo dirigente”.
Daje Di Maio, daje Maaaaaaaaanlio Di Stefano, daje Azzolina!
La seconda: Di Maio si è alleato col Psdi. Non è una battuta: è successo davvero. Molti di voi pensavano che i socialdemocratici, già abbastanza pleonastici nella Prima Repubblica, non esistessero più. Macché: ne esistono addirittura tre, di Psdi.
“L’imperativo adesso è unire le forze per fornire precise soluzioni sui temi, le esigenze e le istanze che hanno a cuore i cittadini in questo momento storico”. Qui si fa proprio la storia!
Bravo Di Maio: ogni giorno ti scavi la fossa e non hai alcun riguardo per te stesso e quel che resta della tua dignità. Son soddisfazioni.



