TIRANA E TARANTO, UN’AMICIZIA CHE GUARDA AL 2026 E A TUTTO IL MEDITERRANEO

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Un successo la visita, nel capoluogo della provincia pugliese ionica, del sindaco Erion Veliaj che ha firmato un patto di amicizia con il collega e omologo Rinaldo Melucci, al vertice dell’amministrazione comunale tarantina per il secondo mandato consecutivo

L’intesa di gemellaggio sarà deliberata, con provvedimento di ratifica finale, dalle rispettive assemblee elettive municipali.

Sono molteplici e relativi a più settori i punti che costituiscono l’accordo quadro per lo sviluppo dei rapporti tra le due città, Tirana che annovera un milione di abitanti e Taranto con circa 190.000 residenti ma enormi potenzialità a livello turistico, portuale e industriale. Tra le prospettive prese concretamente in considerazione, la messa a punto di collaborazioni e di interscambi nella prospettiva dei Giochi del Mediterraneo, che si svolgeranno nel capoluogo ionico pugliese per l’edizione del 2026 ma che fin da ora rendono necessaria una programmazione di dettaglio molto attenta e puntuale dal punto di vista organizzativo così da coglierne tutte le possibilità di sviluppo di area vasta.

“Taranto e Tirana sono due realtà sempre più vicine e sempre più amiche – ha dichiarato il Sindaco Melucci, che dallo scorso giugno è tornato a indossare la fascia tricolore a seguito di una bellissima vittoria popolare al primo turno elettivo – Tirana si conferma, grazie all’operato del Sindaco Erion Veliaj, una capitale europea nel senso più autentico, in questo particolare anno anche capitale internazionale della gioventù, ricca di eventi e di opportunità, negli ambiti del tempo libero, della cultura e del lavoro, per le persone e per le imprese.

Una città, pertanto, alla quale guardiamo con grande interesse perché sta gestendo con successo la propria transizione, in analogia, per vari aspetti, al cammino che abbiamo intrapreso come comunità di Taranto impegnata in una delicata transizione di tipo industriale per tendere a un nuovo modello di crescita che unisca attività produttive, occupazione, sostenibilità”.

Il capoluogo ionico pugliese, con l’affiancamento del governo, sta infatti lavorando per stabilire un nuovo rapporto, diverso dal passato, con il polo siderurgico della ex Ilva, oggi acciaierie d’Italia, per promuovere linee di produzione meno energivore e a bassa emissione in atmosfera, e mettere a disposizione dei mercati mondiali innovativi manufatti di acciaio green; parimenti, e allo stesso tempo, gli investimenti di rilevanza sociale riguardano il risanamento dei quartieri a ridosso della grande fabbrica e la crescita della nuova vocazione logistica e portuale destinata a culminare proprio nel 2026 con la celebrazione dei Giochi del Mediterraneo.

Aggiunge il sindaco Erion Veliaj: “Quando vengo qui mi sento pienamente italiano e pugliese, e sono orgoglioso di questo patto di amicizia che sono sicuro produrrà ottimi risultati sotto l’aspetto collaborativo. Quando sono diventato sindaco di Tirana per la prima volta, sette anni fa, conoscevo soltanto poche parole di italiano, una lingua che adesso parlo e conosco correntemente perché nel corso dei miei due mandati, a capo dell’amministrazione civica di Tirana, ho ricevuto e incontrato delegazioni sempre più numerose dall’Italia di imprese, studenti, professionisti, giornalisti, amministratori locali, rappresentanti istituzionali che hanno trovato nella capitale albanese un contesto utile per svolgere le proprie attività e magari per una prospettiva abitativa.

Oggi a Tirana fanno riferimento ogni anno 25.000 cittadini Italiani, e questo è per me uno dei riconoscimenti più belli, perché un Paese come l’Albania, che trent’anni fa è uscito da un terribile regime di isolamento di stampo nordcoreano, cresce e si sviluppa quando può contare sull’amicizia delle Nazioni vicine di casa. Grazie Italia, grazie Taranto”.

Alcune settimane prima, il modello di governo e di governance cittadina della capitale albanese, gestito dal Sindaco Erion Veliaj, era stato valutato, dal nostro Ministero degli esteri, come uno dei più efficaci e resilienti in grado di fare ripartire immediatamente l’economia e la società dopo la drammatica parentesi del coronavirus.

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI