L’Italia non è un paese cattolico. Noi cattolici siamo ormai una minoranza.Partire da questi assunti per capire se questa politica ci va bene è necessario
Chiusa la fase storica della Democrazia Cristiana (oggi i partitini che si richiamano a questa esperienza fanno ridere e piangere nel contempo), i politici che si dicevano cattolici si sono dispersi nei vari partiti a destra e a sinistra, snaturandosi e approvando leggi e posizioni che di cattolico non avevano nulla. I partiti che sono in parlamento e quelli che si presentano alle elezioni non hanno nulla di cattolico.
Esporre rosari ed altre manifestazioni che nulla hanno con la fede è proprio il segnale di una degenerazione del sacro nella politica della blasfemia. Se fossimo integralisti musulmani avremmo dovuto emettere parecchie fatwa contro molti esponenti politici nostrani, essendo solo cattolici dobbiamo porgere l’altra guancia,rodendoci però dentro. Purtroppo la maggior parte dei cattolici non vota perchè non si sente rappresentata.
A sinistra si vuole ridurre la religione cattolica a una mera espressione dell’individuo, senza che debba condizionare la politica contro la morale cristiana, contro il matrimonio tra uomo e donna, contro tutti i valori della nostra religione. La morale laica è proiettata al presente, al godimento senza se e senza ma: e gli altri! … Cazzi loro! La destra vuole coniugare liberalismo e cristianesimo, perchè pari sono: e questo vi dice la profondità del pensiero cristiano di questi partiti.
I cattolici,vista questa politica che sta ammorbando il paese,si sono rifugiati nelle associazioni di volontariato,nel dare una mano sul territorio, dove è possibile. La Chiesa è divisa sulla necessità di un partito cattolico, ma chi come il sottoscritto, affronta tutti i giorni, la degenerazione di questa politica, sente che forse ritornare ad un partito di cattolici che abbia come unico richiamo la Dottrina Sociale, sia l’unico modo per confrontarsi con gli altri. Sapendo che la politica è l’arte del compromesso,ma non dei compromessi.
Don Sturzo introduceva la carità nella vita pubblica, nella convinzione che la carità cristiana non può ridursi solo alla beneficenza ma deve essere l’anima della riforma della società democratica. Da questa premessa concepirà la politica come dovere morale e atto d’amore,come apostolato sociale. Solo un partito cattolico che declini la Dottrina Sociale al presente ed ai veri bisogni del Paese è in grado di fermare questa deriva morale della politica italiana.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA



