IL GOVERNO RAMA PREPARA IL BIS DEL PIANO DI RESISTENZA ECONOMICA E SOCIALE ALL’INFLAZIONE

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L’annuncio in data odierna dalla ministra delegata Delina Ibrahimaj: “Non saranno vanificate le ottime performances della nostra economia nazionale, tuteleremo famiglie e imprese per dare continuità a consumi e investimenti”

L’inflazione, fenomeno dai chiari e accertati contorni speculativi e internazionali, si rivela oggi meno pressante laddove i governi nazionali sono riusciti a muoversi con tempestività sulla base di andamenti rialzisti anomali che erano già evidenti prima dello scoppio della guerra in Ucraina, cioè fin dallo scorso autunno.

In tal senso, il Governo socialista guidato da Edi Rama, in Albania, ha rappresentato una buona prassi che sarebbe sicuramente valevole per la vicina Italia e per suggerire idonei e appropriati interventi di politica energetica e tariffaria ai vari schieramenti e candidati in corsa per il Parlamento di Roma il 25 settembre.

In data odierna, nel corso della conferenza stampa che indica la ripresa a pieno ritmo delle attività istituzionali e governative del Paese, la Ministra dell’economia e delle finanze, Delina Ibrahimaj, ha illustrato l’aggiornamento statistico dei macro indicatori nazionali relativi a PIL, consumi e investimenti.

Le scelte deliberative del Governo, condivise con l’assemblea legislativa e con la Banca centrale d’Albania che ai sensi dell’ordinamento complessivo concorre alla politica economica generale, hanno consentito ritmi di crescita tali da attutire se non in alcuni casi assorbire la variazione al rialzo dell’inflazione nel corso della prima metà dell’anno in corso, certamente più sfidante dello stesso periodo del 2021 a causa dell’avvenuto scoppio della guerra russa in Ucraina.

L’intendimento è quello di ribadire e rafforzare la direzione intrapresa con un secondo e continuativo pacchetto di resistenza economica e sociale destinato a fungere da scudo a beneficio di famiglie e piccole e medie imprese contro le eccessive fluttuazioni in aumento delle quotazioni internazionali delle materie prime, in maniera da consolidare il clima di fiducia utile a formare il quadro di riferimento per lo sviluppo di consumi e investimenti.

La titolare del ministero delle finanze ha premesso che la seconda edizione del piano di resistenza proseguirà lungo le linee di indirizzo programmatico e operativo tracciate con il primo pacchetto di misure. Quest’ultimo ha finora prodotto i seguenti risultati, così riepilogati dai tecnici del dicastero in base all’andamento applicativo dallo scorso autunno a tutt’oggi:

673.452 pensionati beneficiati dalla indicizzazione degli assegni previdenziali

434.000 consumatori, appartenenti soprattutto alle categorie fragili o a rischio di marginalità, destinatari di erogazioni monetarie volte a compensare l’aumento dei generi di prima necessità specialmente nel largo consumo

Aumento progressivo della platea di agricoltori raggiunti dal bonus per la detassazione completa del gasolio

Intervento a copertura del dislivello in crescita nel costo dei biglietti dei bus di linea urbana e interurbana, dislivello che sarebbe stato dovuto al rincaro dei listini dei carburanti, ma che è stato invece neutralizzato grazie a un impegno di spesa che ha avuto il merito altresì di incentivare il maggiore ricorso alla mobilità su mezzi pubblici

Innalzamento del salario minimo legale, valido altresì ai fini contributivi, e dello scaglione di reddito da lavoro dipendente fiscalmente non imponibile, che ha beneficiato oltre il 50 per cento del lavoratori con contratti alle dipendenze in Albania

Introduzione e rafforzamento dello scudo tariffario per consentire l’invarianza, ai livelli dello scorso autunno, degli importi delle bollette per i consumi elettrici di famiglie e piccole e medie imprese, assorbendo le tensioni rialziste in atto sia prima che dopo lo scoppio del drammatico conflitto in Ucraina.

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI