CIAO, ALBERTO: FAREMO NOSTRO IL TUO INVITO ALLA BONTÀ

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Il grande imprenditore di Fossano, simbolo del Panettone made in Italy in una settantina di Nazioni, nel ricordo del Dir politico Alessandro Zorgniotti, autore di numerosi eventi di gemellaggio tra Piemonte e Albania

La notizia, giunta ieri pomeriggio attraverso i continui aggiornamenti web dall’Italia, mi ha lasciato prima incredulo e poi sgomento: per la persona scomparsa appena qualche ora prima, e per la circostanza in cui è avvenuta la sua morte. Alberto Balocco aveva festeggiato il proprio 56esimo compleanno nel giorno precedente, e al momento della tragedia si trovava sull’Assietta, nel Torinese, in compagnia di un amico, Davide Vigo di un anno più giovane di lui, con il quale condivideva la passione della Mountain bike e un momento di vacanza in quota. Le loro vite sono state stroncate nella maniera più assurda, da un fulmine che si è abbattuto proprio sul punto del loro ritrovo e che ha reso inutili i pur tempestivi soccorsi giunti con l’elicottero.

Alberto Balocco era uno dei simboli pulsanti dell’eccellenza industriale agroalimentare italiana a livello planetario: egli rappresentava la terza generazione – adesso impersonata dalla sorella Alessandra – al vertice dell’azienda di famiglia, partita dalle straordinarie intuizioni del nonno, titolare di una pasticceria artigianale nel centro di Fossano, e definitivamente sviluppatasi dal secondo dopoguerra ai giorni nostri sulla base delle intuizioni del padre Aldo, inventore del mito del panettone Mandorlato e scomparso, per un tragico destino, meno di due mesi fa.

Attraverso la guida di Alberto – entrato nei ranghi aziendali dal 1990 assieme alla sorella – e del padre Aldo, l’attività dolciaria nel cuore della provincia di Cuneo si sviluppa decisamente su scala industriale, conservando, all’interno dei più moderni processi produttivi e tecnologici, quella cura verso gli aspetti artigianali, dalle confezioni alla selezione delle materie prime ai controlli di qualità, arrivando a occupare 500 addetti e a fatturare 200 milioni di euro annui con una presenza commerciale in una settantina di Nazioni.

Da oramai otto anni vivo e lavoro in Albania, nella capitale Tirana, e come ebbi modo di dire a inizio 2020, nel corso di una conferenza in municipio con l’amico Professor Beppe Ghisolfi, il mio legame con il Piemonte si perpetuava, da oltre Adriatico, attraverso i Manuali di educazione finanziaria e attraverso gli scaffali dei supermercati che esponevano, per la gioia e il grande gradimento di famiglie e bambini albanesi, i prodotti di Balocco dai festivi agli snack continuativi.

Conobbi Balocco molti anni fa a Fossano, nell’ambito delle molte iniziative che godevano del sostegno della Cassa di risparmio di Fossano Spa al tempo della presidenza di Beppe Ghisolfi con il quale già in allora collaboravo sul piano giornalistico. In più occasioni, nel mio ruolo di giornalista, ebbi modo di intervistarlo e di raccogliere suoi commenti o dichiarazioni su temi di attualità economica, industriale e bancaria nei quali rispondeva sempre con grande disponibilità e con dovizia e competenza di argomentazioni.

Alberto per molti anni fece parte del Consiglio di amministrazione della stessa Cassa di risparmio, nella quale condivideva con l’amico e Presidente Ghisolfi quei valori di territorialità capaci di promuovere una straordinaria espansione delle attività interessate nei rispettivi settori.

Il mio legame con la famiglia Balocco sarebbe ripreso qualche tempo dopo, quando già mi ero trasferito in Albania dedicandomi alla progettazione di eventi di gemellaggio con il Piemonte e con l’area di Fossano in particolare, agevolati in ciò dalla personale e istituzionale adesione del Professor Ghisolfi e dal concorso di eccellenti imprenditori della zona, fra i quali amo citare il cavalier Amilcare Merlo, leader indiscusso nel campo della meccanizzazione, e appunto il dottor Alberto Balocco.

Quest’ultimo, nell’estate del 2017, nel quadro di una delle nostre iniziative di amicizia tra Fossano e il Comune albanese di Lezha – uno dei principali riferimenti del turismo marittimo nel Paese balcanico – organizzò per noi, per me e per la mia collega Silvana che mi aveva appositamente raggiunto in Italia dal municipio di Lezha, una bellissima visita aziendale alla scoperta dell’origine produttiva delle universali golosità delle primizie da forno sia festive che continuative. Lo stabilimento della famiglia Balocco è situato in via Santa Lucia, in un quartiere fossanese molto funzionale e bene collegato al centro storico della città, a conferma di una volontà di radicamento anche fisico della tradizione familiare.

Ricordo che Alberto Balocco, presidente e amministratore delegato dell’Azienda, ebbe parole di elogio nei confronti dell’Albania e delle nostre iniziative, tra le quali la intitolazione proprio a Lezha di una strada a Michele e Pietro Ferrero i padri della Nutella, e ci evidenziò come proprio i mercati emergenti rappresentassero una destinazione importante per le strategie di crescita commerciale e per il gradimento suscitato da panettoni e snack.

Per tutti questi motivi, il ricordo che ho di Alberto rimane un riferimento per le attività che ho svolto e che continuo a svolgere. Il messaggio che accompagna la promozione dei suoi prodotti, “Fate i buoni”, va al di là del semplice slogan, poiché in via prioritaria rappresenta un inno alla riscoperta dei valori più genuini di fare comunione e di essere comunità di cui oggi abbiamo tutti una vitale necessità.

Ciao, Alberto, e grazie!

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI