Oggi è in ordinaria amministrazione grazie alla volontà di destra e cinquestelle.
Il debito pubblico intanto si attesta a 2.700 miliardi, a cui aggiungiamo 70 miliardi di interessi sul debito, mentre produciamo soltanto 1600 miliardi di ricchezza all’anno. Non possiamo andare avanti con questa bonuslandia, con altri scostamenti di bilancio, aumentando ancora il debito pubblico.
Ogni scostamento di bilancio suona alle nostre orecchie come nuovo debito per le future generazioni, un fardello che dovranno pagare i nostri figli e nipoti.
Non è tempo per la politica dell’irresponsabilità. Il debito va ridotto, non aumentato.
Cara Italia, c’è chi vorrebbe continuare a spendere senza criterio ai danni dei giovani e di tutti noi, non curante dell’attuale stato dei conti pubblici.
Il 25, resta libera.



