Le elezioni politiche del 25 settembre 2022, sono l’espressione piú triste e angosciosa del nostro tempo, in cui i candidati dei vari schieramenti, debbono essere predisposti al servilismo, accomodanti, devoti e fedeli ai propri leader al punto che ogni partito politico presceglie i propri possibili pretendenti al Parlamento, anche, in base al vincolo parentale e amicale o per riconoscenza, restituendo favori ottenuti in passato, con l’aggravante che le coalizioni medesime hanno come unico collante il potere, non essendoci univocitá e unitarietà nei programmi nella concezione della politica estera ed economica
L’elettore non stima, talvolta non conosce i candidati che sono delle maschere, frutto della selezione dei singoli partiti e non una manifestazione virtuosa e meritocratica della circoscrizione elettorale, per cui preferisce non votare, in quanto i sentimenti sono di disgusto, di fastidio, di avversione e di ripugnanza con la conseguenza diretta, che diviene un amarissima ossevazione, che il 25 settembre vincerá e trionferà l’astensione, che sará ampiamente l’aggregazione di cittadini maggioritaria nel nostro Paese che raggiungerà non meno del 40%.
Noi di Unione Cattolica smentiamo totalmente organi di stampa che ci accreditano di alleanze o appoggi verso un partito politico presente in queste elezioni, anche se abbiamo valutato alcune opportunitá per rappresentare al meglio i Cattolici, i dogmi del Vangelo in Parlamento, nelle indicazioni e nella filosofia del segretario di Stato Card. Parolin:” che parlino e che siano anche tenuti in considerazione perché io credo che i cattolici per la loro storia e per i contenuti delle loro proposte possono dare davvero delle risposte effettive ed efficaci ai problemi del Paese e anche a un certo modo di vivere la politica”.
Evidentemente quando si è all’interno di un partito bisogna accettarne anche la disciplina e le linee guida”.
Il nostro partito Unione Cattolica ha inteso e afferrato oltre che intuito e contemplato, che il sistema politico vive ed é animato dall’esercizio della supremazia del mero potere ed degli interessi economici derivanti, e proprio per questo autoreferenziale e invalicabile a tal punto che la dichiarazione finale del cardinale Parolin sembra di natura divinatoria:”però credo che una posizione più autonoma e più profetica i cattolici potrebbero averla».
Assistiamo inermi e disarmati ad un condensato di propaganda, di rimedi e di soluzioni economiche mirabolanti e stupefacenti, di trasformismi programmatici e di un progressivo offuscamento nelle tenebre della dottrina sociale della Chiesa utilizzata su alcuni temi dal leader politico di turno per ottenere voti , ma in realtà viene osteggiata e ostacolata nella propria integrità dalla totalitá dei partiti politici.
Invece la dottrina sociale é l’unica speranza per una societá sana in grado di stabilire benessere generalizzato, estrinsecando principi, teorie, insegnamenti e direttive emanate dalla Chiesa cattolica in relazione ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo per uno sviluppo economico sociale armonioso, nella solidarietà, nella sussidiarietà, nel bene comune, combattendo con la fede e l’integrità morale, nel totale rispetto del prossimo, le disuguaglianze e ogni forma di povertà e di discriminazione, concertando e applicando normative nella difesa della persona e dei propri diritti in contrapposizione di una visione esaltata dai personalismi che disgregano la societá e i valori profondi che regolano le comunità e la pacifica convivenza tra individui.
Al riguardo é doveroso concentrarsi sulle parole del nostro meraviglioso Papa Francesco: “Gesù ha detto attirava una folla numerosa ma non si comportava da astuto leader manipolatore, capita invece oggi, specialmente nei momenti di crisi personale e sociale, quando siamo più esposti a sentimenti di rabbia o siamo impauriti da qualcosa che minaccia il nostro futuro”.” E’ il momento in cui si diventa più vulnerabili, “e così, sull’onda dell’emozione, ci affidiamo a chi con destrezza e furbizia sa cavalcare questa situazione…”. In questa congiuntura – ammonisce Bergoglio – qualcuno si presenta promettendoci di essere il ‘salvatore’ che risolverà i problemi mentre in realtà vuole accrescere… il proprio potere… la propria capacità di avere le cose in pugno”.
Unione Cattolica invita tutti gli italiani a votare ma é consapevole, che l’astensione altissima delle prossime elezioni deriva dalla imprensatabilitá degli attuali politici che non vivono la loro presunta missione al servizio dei cittadini con programmi realistici e realizzabili ma per celebrare e glorificare il potere e le loro ambizioni personali, ma un giorno non molto lontano Unione Cattolica delineerá e rappresenterà il perno della rinascita economica e sociale del nostro paese nella fede e nel Vangelo ma anche nella piena fiducia e convinzione che nel nostro paese vincerá il merito, la legalità e la competenza, in grado di risolvere ogni problematica del Paese, nell’autonomia finanziaria, economica alimentare ed energetica isolando i furbi, i corrotti e i truffatori ora protagonisti in grande numero nel tessuto lavorativo imprenditoriale ed Istituzionale a tutti i livelli ed in ogni settore.
Concludiamo citando al riguardo l’auspicio del Presidente della Cei Cardinale Matteo Zuppi:”l’Italia deve credere nel proprio futuro e la politica deve aiutare questa grande idealità con la stessa passione e con lo stesso senso di interesse nazionale ed europeo che animò quella generazione che ci ha consegnato il Paese”.
Il Segretario di Unione Cattolica Ivano Tonoli
Il Presidente di Unione Cattolica Erminio Brambilla


