“ll centrodestra è la nostra collocazione da 30 anni, sono quelli i nostri valori: lo Stato al servizio dei cittadini, le libertà, l’impresa come valore sociale, e poi scuola, istruzione, famiglia. In questi anni si sono persi milioni di elettori moderati: ricordo che nel 2008 il Pdl fu votato da 14 milioni di cittadini, il 39,8%.
Da allora si è spostato a destra l’asse. Il punto è fare proposte credibili al punto che i cittadini ritornino a far sì che il pilastro del centrodestra sia il pilastro moderato. Poi noi governiamo da sempre con Meloni e Salvini, non è un problema; tra l’altro FdI ha mostrato grande attenzione per i moderati nella composizione dei collegi uninominali”.
Lo ha detto il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi intervistato dall’Unione Sarda. “Se nel breve bisogna reagire alla crisi energetica e all’inflazione, in prospettiva il Paese deve ripartire da natalità e scuola. Si prevede che nel 2050 un italiano su tre sarà anziano: vogliamo parlarne? E se l’istruzione non funziona, aumentano le disuguaglianze. Noi pensiamo ai giovani – prosegue – Sento Calenda dire cose da brividi, tipo che da giovane si è fatto le canne, ora le vuole sanzionare, però solo se se ne abusa.
Non si può dire “Ni” per ammiccare da una parte e dall’altra”. Sul presidenzialismo chiarisce: “Ci sono grandi democrazie occidentali che col presidenzialismo non sono certo passate al fascismo o alla dittatura, pensi agli Stati Uniti o la Francia. Certo, servirà il giusto contrappeso parlamentare. Io credo che la prima parte della Costituzione, sui valori fondativi, non si debba toccare; ma nel 2022 le istituzioni non possono funzionare come 70 anni fa”.


