Non ci sono due coalizioni”. E’ quanto sostiene Carlo Calenda in un’intervista al Messaggero.
Durante il confronto tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, sottolinea il leader di Azione, “Letta ha detto esplicitamente: io non governerò con Bonelli e Fratoianni, che però fa votare suoi elettori”. “E Meloni -prosegue Calenda – ha parlato sempre del programma di Fratelli d’Italia, mai come leader di una coalizione che ha un proprio programma ma totalmente diverso: infatti lei parlava, e Salvini la smentiva”.
“Quindi dobbiamo essere consapevoli che se non ci sono coalizioni di governo possiamo votare la Meloni ma non governerà e tantomeno la sinistra che dovrebbe allearsi con i cinque stelle – sostiene-. Dunque l’unica soluzione è votare terzo polo e cercare di tenere Mario Draghi li dove è”.
“Se il terzo polo prenderà tra il 10 e il 12%, ma io credo prenderà ben di più, non vince nessuno e a quel punto c’è un premier in carica e noi diremo: non facciamo alleanze che non comprendono Draghi presidente del Consiglio”.
Con il governo Meloni potreste collaborare? “No perché sarebbe un governo fallimentare, diviso su tutto, che deraglierebbe nel giro di sei mesi al massimo -risponde -. Il rischio è che persone molto inesperte, che hanno già portato il paese sull’orlo del fallimento, si mettano a governare l’Italia con una persona del tutto inesperta nel momento più difficile della sua storia recente”


