C’è una cosa che non permetto a Conte, di evocare la violenza fisica.
Non è l’atteggiamento di un uomo delle istituzioni, è un linguaggio tipicamente mafioso – così Matteo Renzi, intervenendo nel corso di un’iniziativa elettorale a Lamezia Terme – le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che compongono le scorte sono persone a cui deve andare il nostro grazie.
Conte ha più scorte di me, non ci vedo niente di male. Giocare la carta delle minacce dimostra che non hai niente a cui aggrapparti, hai paura a parlare di politica”.


