Mi è capitato solo ora di vedere un video di Carlo Calenda che passeggia a Castel Sant’Angelo

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lo fa per denunciare il degrado, o almeno questo sostiene.
A un certo punto a giornalisti e telecamere indica un senza fissa dimora che vive nei giardini ai piedi delle mura.
«Quel signore si è fatto l’appartamento a Castel Sant’Angelo», dice ironico Calenda. E poi prosegue con battute simili.
Senza polemiche, il video mi ha colpito. Sono nato e cresciuto in quel quartiere. Ho giocato in quei giardini. Dove da sempre capita che trovino ricovero persone che non hanno un tetto sotto al quale vivere.
Quando le vedo io vedo dei poveri, delle persone che hanno bisogno di aiuto. Persone con dei problemi.
Non vedo “signori che si sono fatti l’appartamento a Castel Sant’Angelo”. Non vedo gente da sgomberare perché sennò signora mia che figura coi turisti. Vedo persone a cui tendere la mano, cercando soluzioni.
Mi ha fatto impressione l’atteggiamento di Calenda, perché mi ha ricordato nei modi e nei toni le passeggiate di Salvini a Tor Bella Monaca.
Ecco, c’è davvero tanto populismo in un video del genere. E anche una visione molto simile a quella della destra, per cui la povertà è una colpa e i poveri devono essere mostrificati, criminalizzati.
Attenzione, perché a voler attaccare a ogni costo e con ogni argomento la sinistra, si rischia di diventare sempre più simili alla destra.