Sicilia, in 320mila vivono in zone a rischio di frane e alluvioni

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In Sicilia, persone, edifici, beni culturali e attività imprenditoriali sono a rischio frane e alluvioni. Sono infatti circa 320mila a vivere in aree a rischio frane per quasi duemila chilometri quadrati di territorio (7% del totale della superficie regionale).

Lo rivela il rapporto 2021 “Dissesto idrogeologico in Italia”, presentato nei giorni scorsi dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che fornisce il quadro di riferimento nazionale in ordine alla pericolosità associata a frane, alluvioni e all’erosione costiera dell’intero territorio italiano.

A evidenziarlo è Leandro Janni, presidente regionale Italia Nostra Sicilia: “La graduatoria provinciale isolana, valutando una stima della popolazione potenzialmente presente nelle aree a rischio, vede in cima Palermo, con più di 36mila persone coinvolte, e quindi Messina, con circa 17mila; ma anche la provincia di Caltanissetta risulta tra le più vulnerabili.

Numeri che – aggiunge – posizionano l’Isola tra le regioni più fragili a livello nazionale, considerando che, proprio per le aree a livello di pericolosità più elevata, il numero di isolani è valutato tra i più alti d’Italia”.

Nel mirino dell’emergenza idrogeologica, sottolinea l’associazione, anche case, attività produttive e beni culturali. In Sicilia, secondo i dati dell’ISPRA, ci sono 102mila edifici, pari a circa il 5,9% del totale, e 22.472 imprese che risultano nelle aree a rischio. Tra questi ci sono anche circa un migliaio di beni culturali, un patrimonio rilevantissimo che attende risposte.

“A rischio – conclude Janni – anche le coste italiane, ormai da anni al centro di un costante monitoraggio di enti ambientali preposti al controllo e di associazioni ambientaliste. Calabria, Sicilia, Sardegna e Puglia sono le regioni con il maggior numero di chilometri di costa in arretramento.

Il loro sviluppo costiero è pari a più di due terzi della costa nazionale e, nonostante la complessa articolazione geomorfologica delle coste basse e i lunghi settori di costa alta, il 61% dei litorali italiani in erosione appartengono ad esse.

In Sicilia, in particolare, il dato relativo alla costa in erosione è pari a 139 chilometri, si tratta del secondo dato più elevato d’Italia, dopo la Calabria(161 km), e prima della Sardegna (116 km) e della Puglia (95 km)”.