DAI BALCANI CON GUSTO: ALBANIA PROTAGONISTA AL SALONE DI SLOW FOOD CON UNA… MOLE DI SAPORI

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La Ministra del governo Rama alle politiche agricole, Frida Krifca, ha guidato la delegazione del Paese delle Aquile a Torino partecipando alla cerimonia inaugurale del Salone del gusto e di Terra madre, le due kermesse integrate di Slow food che si svolgono nel capoluogo piemontese e che quest’anno tornano in presenza nella scenografia en plein air del parco Dora

La titolare del dicastero albanese dello sviluppo rurale ha preso parte a colloqui con il patron di Slow food Carlin Petrini, con il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, con il Commissario europeo all’economia ed ex primo ministro italiano Paolo Gentiloni.

È stato lo Chef Altin Prenga, allievo di Slow food e fondatore del bed and breakfast e agriturismo – di fama mondiale – Mrizi i Zanave (letteralmente dalla lingua albanese: luogo fatato), a tagliare il nastro di apertura di Terra madre, praticamente un salone dentro il salone principale dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione e visibilità delle civiltà contadine e dei loro prodotti di eccellenza – una cucina umile e genuina, e proprio per questo divenuta nel tempo ricercata, emulata e preziosa – provenienti dalle economie emergenti dell’Europa e del resto del Mondo.

L’Albania è presente nella città della Mole antonelliana con un proprio stand altamente innovativo alimentato a energia solare grazie alla installazione di pannelli fotovoltaici.

“È stato ed è un autentico piacere e onore, per me e per il nostro Ministero, rappresentare l’Albania e l’economia agricola del nostro Paese in una location del massimo prestigio come è quella messa a disposizione da Slow food, assieme al Comune di Torino e alla Regione Piemonte, attraverso la riedizione del Salone del gusto e di Terra madre. Si tratta di una occasione straordinaria – ha dichiarato la Ministra Frida Krifca – per fare conoscere ai colleghi delle istituzioni italiane ed europee e al grande pubblico di addetti ai lavori, di consumatori e di appassionati degustatori, gli oggettivi progressi realizzati dal nostro Paese lungo tutta la filiera agroalimentare per garantire sicurezza, salubrità, tracciabilità e qualità finale del prodotto accordando il giusto valore remunerativo ai produttori e un prezzo realmente accessibile alle famiglie. Perché un cibo con tutte queste caratteristiche è un diritto naturale della persona, soprattutto in un momento come quello attualmente in corso a livello globale e che, come governo albanese, siamo impegnati a contrastare per arginare la piaga dell’inflazione, scongiurare l’aumento speculativo dei prezzi delle materie prime che gravano sui contadini e difendere il potere d’acquisto dei consumatori al dettaglio, così da accrescere la competitività e la capacità di esportazione delle produzioni enogastronomiche. In tal modo, cerchiamo di applicare sul campo la filosofia slow food”.

A colloquio con il commissario europeo Gentiloni, la Ministra Frida Krifca ha ringraziato l’Italia e la UE per il sempre puntuale sostegno nel percorso di avvicinamento dell’Albania agli standards di Bruxelles, standards rispetto ai quali il settore agricolo, comprese le sue componenti veterinarie, formative e di controllo indipendente, svolge una funzione essenziale, e proprio per questo motivo la Commissione UE – rappresentata a Tirana dalla nuova Ambasciatrice Christiane Hohmanm – ha posto una particolare attenzione al capitolo dei finanziamenti orientati alla qualificazione continua delle attività rurali, per l’aggiornamento delle metodologie colturali e zootecniche e per lo sviluppo dell’agriturismo come fonte di reddito integrativo. Proprio alcuni giorni fa, l’Albania, attraverso una deliberazione del proprio Parlamento, ha recepito l’accordo con l’Unione Europea che, a seguito dell’avvio dei negoziati di adesione, prevede uno stanziamento molto significativo sul capitolo Ipard giunto alla terza edizione.

La ministra Krifca ha ricordato gli interventi del proprio governo guidato da Edi Rama per tutelare gli agricoltori dai rincari e per investire le risorse proprie e della commissione Europea al fine di aumentare la dotazione tecnica, infrastrutturale e tecnologica con obiettivi di aumento della capacità di commercializzazione collettiva dei prodotti della terra attraverso nuovi mercati attrezzati, di promozione congiunta sui mercati internazionali e di modernizzazione dei mezzi di produzione.

La partecipazione dell’Albania al salone del gusto ha creato pertanto le condizioni per migliorare ancora di più il già propizio clima di collaborazione e di cooperazione che, in applicazione della filosofia dello slow food, vede il Paese delle Aquile accomunato all’Italia dalla necessità di integrare sempre di più le filiere agroalimentari e le civiltà contadine per vincere le sfide internazionali e tendere a una globalizzazione buona, giusta, amichevole e di prossimità.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI