Figlia del compianto Generale Carlo Alberto, prefetto antimafia dei cento giorni a Palermo, la storica conduttrice di Forum ha conseguito l’elezione a Montecitorio alle Politiche dello scorso 25 settembre nel collegio uninominale di Bari Molfetta come candidata unitaria, in quota a Forza Italia, della coalizione di centrodestra: su di lei è confluito oltre il 40 per cento degli elettori, con un risultato che le ha permesso di prevalere nettamente sui competitori di movimento cinque stelle e centrosinistra, rappresentato quest’ultimo dall’ex Sindaco di Bitonto Abbaticchio che aveva il sostegno del primo cittadino barese Decaro
Candidata con il pieno appoggio del fondatore e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, Rita Dalla Chiesa ha respinto al mittente le critiche che indicavano in lei una personalità non radicata nel territorio del vasto collegio elettorale, sia evidenziando la propria familiarità con la Puglia – grazie al lavoro televisivo e ai viaggi familiari – sia mettendo in campo un tour elettorale H24 fra tutte le città della circoscrizione uninominale, condividendo ansie, aspirazioni, umori e soprattutto paure delle persone non solo verso il futuro ma, ora più che mai, verso un presente dominato da rincari energetici, crisi industriali, lavoro povero e redditi insufficienti se non azzerati.
Realtà di giovani che emigrano e di altri che con testardaggine innovano e inventano; di operai che, stritolati dal carovita, “possono permettersi solo più un caffè al giorno”; e di famiglie che chiedono dignità di occupazione e di salario e non un assistenzialismo peraltro insufficiente sia a contrastare i rincari, sia a promuovere il reperimento di occasioni lavorative.
Classe 1947, 75 anni da poco compiuti e portati con piglio agile e scattante, Rita Dalla Chiesa ha legato il proprio nome a programmi televisivi che hanno qualificato gran parte degli anni ottanta e novanta, a partire dal celeberrimo Forum su canale 5, e a un’intensa attività, in tutta Italia, dedicata al dialogo con le giovani generazioni nel ricordo e nella memoria del padre, il Generale dei Carabinieri Carlo Alberto, artefice della lotta e della vittoria dello Stato sul terrorismo e Prefetto dei cento giorni a Palermo, difensore della necessità di ristabilire l’autorevolezza delle Stato e delle sue istituzioni per sconfiggere i prepotenti, prevaricatori e disonesti che stavano mettendo in ginocchio la Sicilia insanguinata dalla guerra di mafia. Ucciso 40 anni fa dalla barbarie del clan dei corleonesi che controllavano tutti i traffici dell’isola e del capoluogo siciliano, il Generale e Prefetto inaugurò un metodo investigativo fondato su indagini patrimoniali e finanziarie, alla base di quello che un anno dopo, a partire dal 1983, sarebbe stato il modello di indagine prescelto dal pool antimafia di Chinnici, Caponnetto, Falcone, Borsellino e Cassarà.
A suo padre, Rita ha dedicato il proprio toccante ed emozionale libro “Valzer con papà”.
Nel corso di un più recente intervento su Mediaset, ospite di Paolo Del Bebbio, la neoeletta parlamentare Rita Dalla Chiesa – il cui programma si fonda sulla tutela dell’economia, della legalità e anche degli animali d’affezione come amici insostituibili della persona – in risposta alle polemiche in arrivo dall’estero, ha confermato il posizionamento atlantico ed europeo del nascente governo di centrodestra, il quale sarà in grado di dimostrarsi affidabile senza accettare lezioni dall’esterno ma avendo bene presenti gli interessi italiani, a partire dal contrasto ai rincari delle bollette che “non stanno mettendo in ginocchio molte aziende, ma le stanno letteralmente chiudendo”.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI





