Il recente proficuo colloquio tra il massimo rappresentante diplomatico del nostro Paese a Tirana e la Ministra degli esteri del governo Rama ha passato in rassegna le principali questioni binazionali e globali all’avvio dell’autunno
L’amicizia tra Italia e Albania rappresenta un valore autentico per storia e prospettive, quindi un caposaldo forte e sicuro che assume carattere non solo binazionale, bensì più estesamente europeo e internazionale destinato a formare un fronte congiunto alle sfide a cui i nostri due Paesi sono attesi a cominciare da quest’autunno.
Sfide e questioni che costituiscono l’agenda degli impegni attuali e prossimi futuri tra Roma e Tirana che riguardano sia le relazioni reciproche sia la partecipazione dei due Stati ai tavoli di lavoro delle sedi sovranazionali.
Vari dossier, pertanto, al centro del “lungo e proficuo colloquio svolto” più recentemente tra il nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci e la Ministra del governo Rama Onorevole Olta Xhacka, titolare delle deleghe agli affari esteri e all’integrazione europea.
La disamina delle tematiche all’ordine del giorno ha evidenziato, e confermato in maniera obiettiva e più generale, il clima di forte amicizia e lo speciale legame “che unisce e unirà per sempre” Italia e Albania diventando un valore aggiunto a beneficio della cooperazione, della sicurezza e della stabilità di area vasta.
Sono proprio alcuni dati, aggiornati a tutto il primo semestre dell’anno corrente, a ribadire una tale specificità che connota unitarietà di processi, procedure, mercati e preferenze: con riferimento, infatti, al periodo compreso tra i mesi di gennaio e giugno, l’Italia si è confermata in cima al podio, ossia “medaglia d’oro” tra i Paesi investitori esteri diretti in Albania. Un primato che è stato sottolineato da Confindustria Albania, riprendendo i dati scientifici dell’INSTAT, l’istituto pubblico di statistica del Paese delle Aquile da cui risultano investimenti italiani per un valore di 75 milioni di euro, con una crescita di 12 punti e mezzo nei confronti dello stesso semestre del 2021 e con una intensificazione che ha riguardato soprattutto il periodo tra aprile e giugno che ha realizzato un flusso pari a 45 milioni.
Si tratta della fotografia dinamica di una realtà saldamente integrata in linea ufficiale e di fatto, sottolineata sempre con orgoglio dal nostro Ambasciatore.
Da rimarcare, in collegamento peraltro con il dato della reciprocità economica, come il lavoro tra la Sede diplomatica italiana e il ministero degli esteri albanese sia stato nei mesi scorsi produttivo al fine di predisporre tutti gli atti preparatori all’intesa tecnica funzionale al ricongiungimento, ai fini pensionistici, delle carriere lavorative e contributive di un numero sempre maggiore di lavoratori il cui impegno è suddiviso tra i due versanti adriatici.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




