Valentina Cuppi attacca (dall’interno): il Pd è un “partito maschilista” e bloccato dalle correnti

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Il Pd è un “partito maschilista”, bloccato da “correnti di potere”. Lo ha detto Valentina Cuppi parlando alla direzione del partito

Non bastano “toppe per coprire i buchi”, ha spiegato. “Le aree politiche non vanno demonizzate, ma quando sono tali. Se sono correnti che portano un pensiero e non di potere. Quelle che abbiamo oggi sono correnti che non sono di pensiero, ma di potere”, ha sottolienato.

Ha aggiunto Cuppi: “E’ un partito ancora fortemente maschilista, se si vuole contare bisogna piegarsi alle logiche delle correnti.

I due segretari che sono stati alla guida del partito da quando sono entrata hanno provato a modificare la struttura del partito, ma non hanno avuto l’esito sperato”.

“Non si è tenuto conto che una parte dei nostri elettori soffriva il fatto di inviare armi all’Ucraina. Si è etichettato come filoputiniani coloro che non erano così convinti di questa scelta”.

Il Pd non è riuscito ad eleggere in Parlamento Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto e presidente del partito, che in direzione ha detto che la candidatura in un collegio difficile, dimostra che “non è stato messo Marzabotto in cima alle priorità. Questo è ciò che mi fa più male. Quando sono stata scelta io è stato scelto anche Marzabotto

Non è solo un simbolo, significa essere conseguenti e agire facendo sì che quello sia veramente il faro che ti guida. Non è stato così. Penso ci sia una sottovalutazione di quanto siano importanti le politiche della memoria, che qualcuno pensi che parlare di antifascismo sia anacronistico. Tanto che ci troviamo a governare un partito con la fiamma tricolore, se c’è arrivato è perché non abbiamo fatto quello che dovevamo fare precedentemente”.