UN VULCANO DI BOLLICINE: L’ETNA ENTRA NEI CALICI ALZATI A TIRANA

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Straordinario evento promozionale del made in Italy, specialmente enologico e isolano, ospitato dalla nostra Ambasciata nella capitale albanese, padrone di casa l’Ambasciatore Fabrizio Bucci, alla presenza di un pubblico folto e massimamente prestigioso di autorità, associazioni di categoria, media e mondo del catering e della ristorazione locale

L’eccellenza della diplomazia tricolore ha sposato le eccellenze del paniere agroalimentare, specificamente vitivinicolo, che ha nella Sicilia un punto di riferimento importante e assolutamente imprescindibile sotto il profilo duplice delle quantità di nettari prodotte e delle caratteristiche di qualità, tracciabilità e salubrità degli stessi.
Vigneto diffuso collocato nel cuore del Mediterraneo, la Sicilia è sempre più proiettata con vigore verso il mercato dei Balcani che costituisce a propria volta il mercato di ingresso agevolato e privilegiato verso Est. Una proiezione favorita dalla straordinaria capacità professionale e imprenditoriale delle cantine dirette da Roberto Magnisi – responsabile di due gioielli enologici come la Florio e la Duca di Salaparuta – e dalla collaudata e consolidata coesione del sistema Italia in Albania, fondato sul ruolo della nostra Sede diplomatica e sulla funzione sussidiaria di enti come Confindustria a cui appartiene il gruppo Eurolab di proprietà del consigliere di categoria Dritan Bellaj che ha introdotto nel Paese balcanico la filosofia del cash and carry simboleggiato dal marchio Mapo. Proprio il binomio con quest’ultimo ha consentito alle rinomate cantine siciliane, protagoniste dell’evento, di acquisire una fantastica meritata vetrina oltre Adriatico.

La serata presso la residenza dell’Ambasciata si è svolta secondo gli auspici delle autorità e degli intervenuti: l’Ambasciatore Bucci ha ribadito il primato dell’Italia come partner economico commerciale dell’Albania, evidenziato dalle circa 2500 aziende presenti impegnate nei vari segmenti della filiera della manifattura, della commercializzazione e dei servizi ad alto valore aggiunto; un primato che non deve rappresentare un punto di arrivo bensì deve configurare un passaggio intermedio verso obiettivi ancora più ambiziosi e resi possibili dal forte potenziale delle realtà imprenditoriali nostrane capaci di resilienza e innovazione anche nei frangenti globali più complicati.

Il direttore delle cantine, Roberto Magnisi, ha quindi proceduto a una disamina dei nettari proposti in abbinamento: “Il vino è sinonimo di un luogo, delle sue radici, di connotati microclimatici unici, e l’Etna doc lo conferma. Allo stesso tempo, però, il vino è pure contaminazione, perché in esso confluiscono esperienze e metodi differenti di epoche varie nello stesso luogo fisico”. Il nettare enoico, quindi, come sinonimo di passione e ricerca rigorosa che produce gusti, sensazioni, emozioni secondo una pluralità di gradazioni. Dall’Etna a(l) Marsala, un vulcano di bollicine che entrano nei calici sollevati oltre Adriatico.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI