Recupero settimanale del dollaro: inversione di tendenza?

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Abbiamo assistito, nel corso dell’ultima settimana, a un movimento di rafforzamento del dollaro americano

Da un lato il dato sul mercato del lavoro statunitense più forte delle attese venerdì scorso, dall’altro le dichiarazioni più “hawkish” di vari esponenti della Federal Reserve questa settimana hanno contribuito a mantenere il biglietto verde forte.

Le misure di valutazione di medio periodo puntano però ancora a una discreta debolezza del dollaro forti del fatto che le politiche monetarie tra le due sponde dell’oceano abbiamo per il futuro un momentum più restrittivo in Europa rispetto a quello statunitense. In effetti le Federal Reserve si sta avvicinando al punto di picco dei tassi (per poi mantenerli elevati) mentre la Bce ha ancora un margine più elevato da colmare prima che la traiettoria anche dell’inflazione Core si volga al ribasso.

Anche l’analisi tecnica indica ulteriore debolezza in quanto il dollaro rimane all’interno di un canale rialzista (di debolezza) rispetto all’euro.

Uno dei punti contrari è rappresentato dal posizionamento degli investitori che sono già sufficientemente posizionati per una forza dell’euro e per cui, in prospettiva, non possono più offrire quel contributo in termini di flussi che ha portato fin’ora il biglietto verde ad indebolirsi.

Cercando per cui di rispondere alla domanda inziale sembrerebbe che non sia alle porte un cambiamento di trend, anche se la velocità di movimento da ora in avanti potrebbe essere meno impetuosa.