La società di consulenza MARCO ha realizzato la seconda parte del suo studio per capire quali cambiamenti sociali sono avvenuti in termini di interazioni e consumi dopo la pandemia di COVID-19
Milano – Pochi settori sono stati così duramente colpiti dalla pandemia di Covid-19 quanto il turismo. Il confinamento e le restrizioni alla circolazione sono stati un duro colpo per tutti gli operatori del settore e sono ancora alla base di molte delle sfide che le aziende e le compagnie del settore devono affrontare oggi. Tuttavia, il 2022 è stato l’anno che ha anche segnato il ritorno alla normalità, con una situazione epidemiologica molto più stabile in gran parte del mondo.
Ciò ha consentito la ripresa del turismo, che in alcuni casi ha quasi raggiunto i livelli pre-pandemia. Infatti, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo, tra gennaio e settembre dello scorso anno sono entrati in Europa un totale di 477 milioni di turisti internazionali, l’81% dei livelli pre-pandemia.
Potenze turistiche come la Francia sono tornate ai livelli del 2019, mentre l’Italia ha accolto 164 milioni di turisti stranieri tra gennaio e settembre 2022, seppur con un calo del 13,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, secondo l’ISTAT.
Nell’ambito della nuova edizione della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) che si svolgerà dal 12 al 14 febbraio 2023 a Milano, la società di consulenza MARCO ha rivelato i dati del suo secondo studio ‘MARCO Research: Post Covid-19 Consumer Behaviour II’. Più di 8.200 persone sono state intervistate in sei Paesi europei (Italia, Spagna, Germania, Francia, Portogallo e Regno Unito) con l’obiettivo di comprendere e analizzare le tendenze, i comportamenti e le preferenze dei turisti in questa nuova realtà post-Covid.
Il 46% degli italiani ha scelto la meta delle proprie vacanze in base alla situazione Covid del Paese scelto come destinazione mentre la percentuale sale al 56% per i consumatori europei intervistati, rendendolo la prima scelta di destinazione se la situazione fosse positiva.
Nel nostro Paese, visitare posti nuovi e scoprire diverse alternative turistiche si colloca al primo posto (63%) tra i fattori che hanno influenzato a scegliere una destinazione piuttosto che un’altra. Il secondo motivo in ordine di importanza è un posto che abbia una grande offerta culturale (59%) ed il terzo aspetto più importante preso in considerazione dagli Italiani quando si pianificano le vacanze sono le località con grandi esperienze gastronomiche (54%).
Poco sportivi e poco abitudinari, alla fine della classifica tra i principali motivi di viaggio gli italiano scelgono posti in cui già si è viaggiato (26%) e destinazioni con una grande offerta dal punto di vista sportivo (29%).
Gli italiani scelgono la cultura tra i principali motivi per visitare nuovi Paesi
Se guardiamo al fattore di genere e all’età, le differenze non sono così eccessive.
Per il 57% degli uomini italiani la prima scelta è stata un Paese o una città che non avevano mai visitato prima, mentre per le donne questa percentuale sale al 65% e la loro seconda scelta è stata un Paese con una grande offerta culturale, con le donne maggiormente interessate (60%) rispetto agli uomini (55%). Riguardo la situazione epidemiologica, il 46% delle donne italiane ha scelto una meta in base alla situazione Covid nel Paese di destinazione, contro il 43% degli uomini.
Allo stesso modo, in Italia, la prima scelta di destinazione per gli over 65 è stata un luogo con una situazione sicura di Covid-19 (56%). Questa preoccupazione è risultata essere meno diffusa tra le nuove generazioni. Infatti, la Generazione Z (18-25 anni) era più preoccupata per la novità nello scoprire una nuova meta turistica (71%) ed insieme ai millennial (26-40 anni), hanno scelto luoghi in cui non erano mai stati prima (61%) o luoghi con una grande offerta culturale.
La ricerca “MARCO: Post Covid-19 Consumer Behaviour II” evidenzia che il comportamento dei consumatori è in continua evoluzione e situazioni come quelle causate dalla pandemia hanno colpito pesantemente i consumatori, la cui portata è ancora da vedere. Un esempio di cambiamento significativo nel settore del turismo può essere visto nella digitalizzazione del settore. Secondo lo studio, infatti, il 56% degli europei e il 59% degli italiani affermano che i prodotti che acquistano maggiormente online (rispetto ai negozi fisici) sono i biglietti di viaggio, mentre qualche anno fa l’unico posto dove acquistarli erano le agenzie di viaggio. Soprattutto la Gen Z (18-25) ed i Millennials (26-40) sono quelli che più acquistano viaggio online con rispettivamente il 65% e 60%.
Didier Lagae, fondatore e CEO di MARCO, ha dichiarato: “Sebbene il 2022 sia stato l’anno del ritorno alla normalità, molti europei hanno continuato a scegliere le località Covid-free come uno dei motivi principali per scegliere la destinazione delle loro vacanze. Il fatto che alcuni Paesi fossero in grado di far fronte alla situazione meglio di altri potrebbe essere stata la chiave per ricevere più turisti. Sebbene la situazione sia ancora complicata, abbiamo visto come il turismo si è ripreso, raggiungendo livelli quasi pre-pandemia, con molte persone interessate a mete turistiche meno conosciute o che hanno di più da offrire in termini di cultura e tempo libero”.
Metodologia
Lo studio “MARCO Research: Post Covid Consumer Behaviour” realizzato dall’ agenzia di comunicazione globale MARCO analizza le tendenze dei consumatori in 14 mercati chiave. La ricerca sul campo è stata effettuata da maggio a giugno 2022 con un campione totale di 14.200 consumatori utilizzando la metodologia on-line, con un campionamento rappresentativo basato sul permission marketing, realizzato da CINT. Il primo studio “MARCO Research: Abitudini di consumo post Covid” è stato effettuato in aprile e maggio del 2020 in 6 paesi. La seconda edizione include altri 8 paesi e amplia la portata dei temi includendo l’aumento della scelta di marchi responsabili, il consumo dei media e la crescita del metaverso; la crescita dell’e-commerce e l’uso delle criptovalute; così come il settore del turismo e i trend attuali.
I Paesi presi in esame comprendono i principali mercati europei (Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna e Portogallo); mercati chiave in Africa (Marocco, Sudafrica, Kenya e Costa d’Avorio) e in America latina (Messico, Brasile, Colombia) e Stati Uniti.
Il report completo dell’indagine condotta dal dipartimento di ricerca di MARCO in collaborazione con CINT è consultabile/disponibile su http://themarcosurvey.com/



