Il decreto del governo Meloni, che si appresta alla conversione in legge in Parlamento e sul quale dal punto di vista mediatico il dibattito è stato monopolizzato dal fronte dei titolari di concessioni balneari, racchiude una buona notizia per quanti intendano ancora accedere alla finestra temporale degli aiuti volti a permettere l’acquisto della prima casa, soprattutto se giovani e lavoratori non stabilizzati
Si tratta del prolungamento, fino a metà anno corrente, della possibilità di formulare domanda di accesso al Fondo dedicato all’erogazione di una garanzia pari all’ottanta per cento del valore di un finanziamento bancario concesso per chi, avendo meno di 36 anni, intenda diventare proprietario di abitazione principale, ma disponga solamente di un livello ISEE pari a 40.000 euro e di contratti di lavoro temporanei o precari.
Il Fondo che rafforza il candidato mutuatario presso gli istituti di credito è quello attivo presso la Consap, la Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici. La misura di sostegno risale al precedente governo Draghi, che a propria volta aveva potenziato uno strumento esistente fin dal 2013 ma con efficacia limitata, per tutte le categorie beneficiarie, agli under 35 e al 50 per cento del valore del mutuo accordato dalla Banca. L’esecutivo dell’ex Banchiere centrale ha inteso potenziare le opportunità a disposizione di una fascia anagrafica in relativa maggiore difficoltà nell’accesso ai mutui immobiliari, circostanza ancora più significativa in un Paese come l’Italia nel quale i giovani, anche dopo il raggiungimento dei 30 anni di età, tendono a rendersi autonomi molto più tardi al confronto dei loro coetanei europei e dei Paesi OCSE, a causa di ragioni croniche dovute alle rigidità nell’ingresso nel mercato del lavoro e alla scarsa mobilità sociale.
Requisiti di particolare favore sono previsti per le giovani coppie e per le famiglie mono-genitoriali con figli di minore età. Occorre dedicare una speciale attenzione al parametro ISEE, che non corrisponde a un requisito meramente reddituale, bensì equivale a una media ponderata con altri fattori, incluse le giacenze bancarie e il possesso di titoli mobiliari, quindi azioni e obbligazioni.
Il criterio anagrafico, fissato dalla legge, impone che il richiedente non abbia compiuto i 36 anni al momento del deposito della domanda di accesso alle agevolazioni di legge, e lungo l’arco dell’anno di riferimento.
All’innalzamento della soglia di efficacia del fondo di garanzia, corrispondono facilitazioni di carattere tributario, in specifico l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali, il dimezzamento del costo della prestazione professionale per il rogito notarile e la maturazione di un credito d’imposta pari all’IVA e portabile in detrazione dalle imposte Irpef nelle dichiarazioni reddituali successive all’atto di compravendita immobiliare.
Ultima preziosa avvertenza: le case coperte dal fondo di garanzia under 36 devono situarsi entro precise categorie catastali non di pregio, mentre gli sconti fiscali trovano applicazione altresì nelle ipotesi di nuda proprietà, usufrutto, uso e abitazione.
Nel 2021, primo anno di applicazione degli sgravi introdotti da Draghi, il fondo Consap ha prestato oltre 32.000 garanzie in più, per un controvalore addizionale di quasi un miliardo e mezzo (dati Bankitalia).
La proroga della garanzia si è resa necessaria in conseguenza del rincaro dei tassi di riferimento deciso a più riprese dalla BCE.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




