Diciamo che nella fretta di abolire una misura che aveva aiutato milioni di persone in difficoltà, il governo ha fatto il condono che, fra i tanti varati in manovra, forse era l’unico al quale non pensava. Pasticcio, certo, ma di una notevole gravità
Così, in un’intervista rilasciata a la Repubblica, la Capogruppo alla Camera del PD, Debora Serracchiani, bacchetta il governo sul reddito di cittadinanza, dopo che la maggioranza presieduta da Giorgia Meloni ha deciso di cancellare le sanzioni per chi viola le regole per ottenere il reddito di cittadinanza.
“Eliminando l’intera disciplina, e dunque anche le norme incriminatrici – spiega la dem -, si è ottenuto un risultato assurdo.
Fatti salvi i reati più gravi come l’associazione a delinquere, vengono abolite le pene per tutti coloro che, per ottenere il reddito di cittadinanza, hanno fatto dichiarazioni mendaci, hanno utilizzato documenti falsi o hanno omesso informazioni dovute. E vengono meno anche le sanzioni per chi omette di comunicare le variazioni di reddito e di patrimonio.
Siamo di fronte a una abolitio criminis, a una situazione che produce effetti per il passato e per tutto il 2023. Chi è stato condannato potrà chiedere la revoca della sentenza, anche definitiva, e lo stesso potrà fare chi verrà condannato nel 2023″ conclude.


