Domenica 5 marzo ho effettuato un sopralluogo in via Cagni a Milano, dove ho trovato una situazione a dir poco critica: qui si ammassano nel corso del fine settimana le persone in coda all’ufficio immigrazione, preposto alla ricezione delle domande di protezione internazionale, che apre le porte ai richiedenti asilo una volta alla settimana e limita a 120 le domande ricevibili
In altri capoluoghi tale limitazione è anche più accentuata, il che produce una competizione al ribasso tra le varie città italiane. Questa scelta comporta assembramenti, disagi e rischi per i richiedenti, i cittadini e gli stessi operatori di pubblica sicurezza. Questa situazione non può non suscitare una domanda: in Italia il diritto di asilo è adeguatamente garantito? Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione europea”, così Maria Angela Danzì, eurodeputata del Movimento 5 Stelle.
“Il diritto all’asilo è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Convenzione di Ginevra del 1951 e integrato dall’UE nel proprio corpus normativo, in particolare la Carta dei Diritti Fondamentali (articolo 18) e il SECA”, ha aggiunto Laura Ferrara, eurodeputata M5s. “La procedura per ottenere la protezione internazionale, disciplinata dalla direttiva 2013/32/UE 1, deve’essere equa, efficace e accessibile a ciascun richiedente.
Per questo abbiamo chiesto alla Commissione di esprimersi sul caso italiano, a partire da quello milanese, e di dichiarare eventuali
