Migranti, Lollobrigida: “Continueremo a salvare vite, ma non è possibile accoglierli tutti”

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Come sempre abbiamo fatto, e ce ne dà atto anche l’Europa oggi con la commissaria Johansson, continueremo a fare di tutto per salvare vite

E ad accogliere chi fugge dalla guerre, con l’asilo politico. Ma nei numeri di chi arriva, questi sono l’8-10%. Gli altri vengono per motivazioni pur comprensibili, ma non è possibile accoglierli tutti”.

Così, al Corriere della Sera, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nel governo Meloni.

I flussi? “Serve una forte azione di contenimento. E assieme dobbiamo in tempi brevi siglare patti di collaborazione con più Paesi di provenienza dei migranti perché lì, sul posto, vengano formati ai lavori che qui sono richiesti. Lavori che non sono affatto poco dignitosi, come alcuni percettori di Reddito di cittadinanza fanno credere, rifiutandoli. Io come ministro – sottolinea – sono fiero della nuova norma contro il caporalato che punisce chi sfrutta i lavoratori, quasi sempre immigrati, a volte trattandoli da schiavi.

Vogliamo cittadini integrati, non di serie B. Pensiamo a decreti di durata di tre anni — anche per evitare il caos dei click-day — per far arrivare personale già formato e con conoscenze basilari della nostra lingua in modo che possano integrarsi subito e che la loro formazione non pesi così tanto sui datori di lavoro da spingerli a decentrare le loro attività direttamente all’estero” conclude.