La delega fiscale del governo purtroppo cristallizza e per certi versi peggiora le disuguaglianze di un sistema che premia la rendita, condona chi evade e penalizza chi lavora e chi fa impresa. Secondo noi bisogna andare in un’altra direzione, superando un fisco corporativo che ostacola lo sviluppo
La nostra priorità rimane un taglio rilevante e strutturale del cuneo fiscale insieme ad una revisione della fiscalità che favorisca le imprese che fanno investimenti”. Lo dice in un’intervista al Sole 24 Ore, Antonio Misiani, senatore appena confermato responsabile del Pd per Economia.
“La priorità, per il Pd, è approvare una legge per introdurre il salario minimo e una riforma del lavoro per ridurre la precarietà, sul modello di quella varata in Spagna dal governo Sanchez con la condivisione delle parti sociali – risponde – . Per quanto riguarda l’articolo 18, la Corte costituzionale si è pronunciata più volte e i contenuti di quelle sentenze andrebbero recepiti nella normativa“, sottolinea MIsiani che poi, in merito all’Esecutivo, aggiunge:
“Sul Pnrr il governo sembra quasi volersi arrendersi di fronte alle difficoltà, scaricando semmai le colpe sui predecessori. È un segnale sbagliato, innanzitutto verso i soggetti che il Piano lo devono attuare – ribadisce l’esponente dem -. Noi siamo pronti a dare una mano, ma spetta alla Meloni e ai suoi ministri venire in Parlamento e mettere le carte in tavola, indicando cosa cambiare per mettere a terra nei tempi previsti le risorse e le riforme del Piano, comprese quelle che non piacciono per motivi elettorali“, sottolinea.


