Bce: Lagarde, ‘prospettive economiche globali migliorate ma ripresa è fragile e incerta’

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“Le prospettive economiche globali sono migliorate e l’inflazione è diminuita, ma la ripresa è fragile e incerta. Si prevede che l’inflazione rimarrà troppo alta per troppo tempo e alla Bce siamo determinati a riportarla al nostro obiettivo del 2%”

Ad affermarlo è il presidente della Bce, Christine Lagarde in occasione delle riunioni di primavera della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale a Washington. Dalla riunione di ottobre, le prospettive economiche globali, rileva il presidente della Bce, “sono migliorate sulla scia di un graduale allentamento delle strozzature dell’offerta globale, del calo dei prezzi dell’energia e della ripresa dell’economia cinese a seguito della revoca delle misure di contenimento legate alla pandemia. Anche l’inflazione globale è diminuita da quando ha raggiunto il picco nell’estate 2022, sostenuta dall’allentamento dei vincoli di offerta, nonché dall’inasprimento della politica monetaria tra le economie avanzate”.

Prospettive di ripresa.

Tuttavia, osserva Lagarde, “le prospettive di ripresa per l’economia globale rimangono fragili in un contesto di continua incertezza, alimentata dalla guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, e dalla possibilità che le pressioni nei mercati globali dell’energia e del cibo possano riapparire, portando a nuovi picchi dei prezzi e a un aumento dell’inflazione.

La resilienza dei mercati del lavoro e la forte crescita dei salari, soprattutto nelle economie avanzate, suggeriscono che le pressioni inflazionistiche di fondo rimangono forti.

Allo stesso tempo, altri fattori che possono accelerare la disinflazione includono: tensioni persistentemente elevate sui mercati finanziari, calo dei prezzi dell’energia e un indebolimento della domanda, dovuto in parte anche a una decelerazione più forte del credito bancario o a una trasmissione della politica monetaria più forte del previsto”.