Verso un inasprimento delle condizioni creditizie

0
28

I mercati stanno sempre più scommettendo che la Fed e altre banche centrali siano prossime alla fine dei loro cicli di rialzo dei tassi, avendo ormai raggiunto il picco

Un rialzo di 25 bp a maggio da parte della Fed potrebbe essere l’ultimo prima della pausa. I tassi hanno pertanto intrapreso un processo di consolidamento da qualche settimana, pur con qualche episodio di volatilità. Ci avviamo in sostanza verso un periodo di raffreddamento sia dell’inflazione che dell’economia.

Un tema che sta prendendo piede in questo periodo è legato ai possibili impatti sull’economia dell’inasprimento delle condizioni e restringimento all’accesso creditizio per famiglie e imprese da parte delle banche, come conseguenza sia delle crisi bancarie regionali in USA che delle politiche monetarie restrittive.

Un sondaggio condotto dalla Fed di Dallas tra il 21 e il 29 marzo riporta che nel periodo immediatamente successivo alla crisi di SVB il volume di prestiti è calato di un ammontare record. L’ulteriore inasprimento delle condizioni al credito sembra un argomento molto presente anche in UE, visto la quantità di materiale ad esso dedicato.

Per fare un altro esempio, tra i sottoindici del NFIB small business optimism (indagine sulle piccole e medie imprese USA) di marzo, emergono segnali rilevanti del deterioramento delle condizioni di credito, con un 9% netto di aziende che vede il finanziamento più difficile rispetto a tre mesi fa, il massimo dal 2012. Un altro sottoindice relativo alla percentuale di aziende in continua discesa che prevede rialzi dei listini e i piani di aumenti dei prezzi futuri evidenzia che le pressioni inflattive si stanno esaurendo, mentre la percentuale netta di aziende che ritiene questo un buon momento per espandersi è calata al 2%, minimo dal 1980 (stesso livello del 2009).

In generale, quindi, si diffonde la sensazione che il problema legato al trend dell’inflazione stia lasciando il posto a quello inerente a una restrizione creditizia e conseguente rallentamento economico.