Settore dei servizi fa da traino in Europa

0
47

La pubblicazione dei dati PMI relativi alle principali economie dell’Eurozona ha dipinto un quadro positivo di crescita in accelerazione, mostrando, tuttavia, una netta divergenza: la performance positiva è stata guidata quasi interamente da una fiorente attività nei servizi a cui si è contrapposto, in maniera quasi uniforme fra i paesi, un aumento della debolezza nel settore manifatturiero, che ha evidenziato una prosecuzione nel calo degli ordini di beni

L’economia europea, quindi, mostra segnali di recupero, ma con una crescita che resta ancora irregolare. Un altro aspetto che emerge dalle indagini è che non si sta ancora assistendo ad un allentamento delle pressioni sui prezzi nei servizi (sia in entrata che in uscita), dal momento che i costi in input aumentano velocemente a causa di salari più elevati.

Questo ha come importante conseguenza l’aumento della probabilità che la Bce stringa ulteriormente la politica monetaria (con aumenti dei tassi) o la mantenga tale più a lungo.

L’obbligazionario rischia di rimanere coinvolto in un eventuale repricing che potrebbe essere accentuato dal circolare di indiscrezioni secondo le quali un buon numero di membri BCE vorrebbe fermare totalmente i reinvestimenti delle scadenze del PEPP, per accelerare la riduzione del bilancio. Informazioni confortanti sono giunte anche dai dati pubblicati in Cina sul PIL del primo trimestre 2023, con una buona crescita sopra attese e consumi molto sostenuti, anche se produzione industriale e investimenti sono risultati un po’ deludenti.

In Cina, come atteso da tempo, sono i consumi a dover guidare la ripresa. Questi fattori, ovvero la forza negli indicatori di attività (dei servizi in particolare), la buona crescita nell’erogazione di credito e la stabilizzazione del settore immobiliare fanno sperare in una sovraperformance dell’azionario cinese.