La Russa contestato se la prende coi giornalisti

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Il quartier generale lombardo di FdI – tranne, per la verità, gran parte della corrente che fa riferimento a Daniela Santanchè – si ritrova a Milano per commemorare la morte di Sergio Ramelli, il ragazzo del Fronte della gioventù ucciso il 29 aprile di 48 anni fa da Avanguardia Operaia

Ma a fare notizia, tra i tanti, è ancora una volta il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che deposita una corona di fiori insieme al sindaco Beppe Sala per poi lanciare un appello alla “pacificazione nazionale”. Quando però i cronisti azzardano qualche domanda a La Russa, lui si innervosisce: “

Chi siete voi? Il Fatto Quotidiano? Non rispondo”. E a chi gli chiede dei saluti romani al corteo del 29 aprile dell’anno scorso (replicato ieri sera), lui risponde stizzito: “Lei prevede il futuro e sa già che ci saranno anche questa volta? Oggi è il giorno di Sergio Ramelli, non è una conferenza stampa. Vergogna”. Un giornalista lo interrompe per una domanda, lui lo fulmina:

“Devi stare zitto mentre sto finendo di parlare”. Arriva anche una contestatrice, che grida: “Fascisti! Viva il 25 aprile”. Racconta di essere nipote di una donna ebrea uccisa dai nazifascisti, ma viene allontanata e spintonata dai presenti, che la insultano.