Caro affitti, Faraone (Iv): “Aiutare giovani costretti a vivere in tenda”

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La tenda oggi non è più sinonimo di vacanze e divertimento a basso costo: è diventata lo strumento di protesta di chi non ce la fa più a vivere di stenti in una società che genera ingiustizie“. Lo scrive su Twitter Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva, a proposito dei casi dei due giovani di Milano e Firenze finiti per strada a causa del caro affitti

Ilaria Lamera, la studentessa di ingegneria che ha protestato per il costo degli affitti troppo fuori portata, ha dormito in una tenda davanti al Politecnico dove studia. Youssef, un ragazzo che ha sempre lavorato e studiato, e oggi di lavoro fa il rider, in una tenda addirittura ci vive. Non ha una casa e quello che guadagna, 350 euro al mese, non gli consente di vivere dignitosamente.

Problemi seri che producono diseguaglianze e mettono in seria difficoltà il futuro di tanti giovani, quelli che amano studiare e lavorare e che invece vengono omologati ingiustamente come la generazione dei ‘divanisti’. Youssef ha un curriculum pieno di formazione e competenze, parla l’arabo, inglese, francese, tedesco, polacco e russo, ha un sogno da realizzare: ‘Mi piacerebbe intraprendere il percorso di studi in ingegneria biomedica’.

Vive per strada, io gli auguro invece di farne tanta di strada per affermarsi nel mondo della professione e di trovare al più presto una casa. Dobbiamo aiutare Ilaria, Youssef e i tanti che hanno deciso di dire basta ed hanno messo su una tenda, per protesta, ma ciò che è peggio, per necessità”, conclude.