Come trasformare gli uomini in maiali

0
45

Monika Niehaus e Michael Wink

Piante psicoattive e veleni in antichi miti o leggende

208 pagine illustrate, 16 euro
In uscita il 2 Giugno 2023.
Collana Odoya Library

I poemi antichi, le fiabe e le leggende ci hanno tramandato meraviglie, il libro di Niehaus e del prof. Wink legge quelle pagine in un’ottica nuova, quella della botanica e degli effetti che oggi sappiamo avere alcune piante psicoattive. Tra ciclopi, sirene, mostri tentacolari e le magie di Circe, l’Odissea è l’opera che più si presta a questa indagine “fito-mitologica”, ma non è l’unico testo preso in esame. Sembra che addirittura Platone sia stato influenzato nella sua visione del mondo ideale e nella stesura del mito della caverna dal kyneon, sostanza ottenuta da un fungo della segale cornuta (ergot) oggi sintetizzata come LSD! La sostanza si usava nei misteri eleusini.

Le streghe poi volavano al sabba della Notte di Valpurga solo con la fantasia, grazie a una mistura di svariate sostanze tossiche contenute in erbe come belladonna, portulaca, lattuga velenosa, cicuta e giusquiamo nero come riportato da Giambattista della Porta nel suo libro Magiae naturalis sive de miraculis rerum naturalium.

Ma veniamo agli uomini trasformati in maiali: la principale indiziata è una buffa radice a forma di donnina: la simpatica Mandragora o Mandragola che agendo sui neurotrasmettitori dava la sensazione ai marinai di essere trasformati in esseri bestiali, come i maiali. La pizia antica, poi, per “indiarsi” prendeva probabilmente semi di Lupino e dalla sua alterazione nascevano profezie.

E ancora Ecate e Medea, le proprietà dell’Amanita Muscaria, l’avvelenamento della madre del Ciclope Polifemo e i veleni utilizzati per scopi bellici: un libro stimolante, curioso e completo che spiega i miti da un’ottica originale.

MONIKA NIEHAUS, biologa, è anche autrice, giornalista e traduttrice di testi scientifici. Ha pubblicato diversi libri di divulgazione scientifica e di racconti.

MICHAEL WINK è professore di Biologia farmaceutica all’Università di Heidelberg, dove è anche direttore della divisione di Biologia dell’Istituto di Farmacia e Biotecnologia molecolare.