Un traguardo che moltiplica per tre il numero dei titoli accademici conseguiti e la gioia di una formazione giuridica e manageriale, nonché personale, sempre aggiornata alle principali e rapide trasformazioni economiche e sociali della nostra epoca
Trasformazioni il cui recepimento e la cui gestione rappresentano la cifra distintiva imperativa della nostra classe dirigente manageriale.
Come evidenzia il più recente risultato messo a segno dalla tre volte dottoressa Mary Modaffari, imprenditrice e Presidente della Confederazione Nazionale degli Esercenti, oltre che punto di riferimento di un’ampia orbita associativa sindacale e volontaristica: emblematico è l’oggetto e il titolo della tesi di laurea che le ha permesso, nella giornata di ieri, con il punteggio autorevole di 110 su 110, di conseguire la laurea Magistrale, di nome e di fatto, a ciclo unico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma.
Relatore il Professor Carlo Gamba, la dottoressa Modaffari ha discusso un complesso elaborato che verte su una attenta disamina del decreto legislativo 231 del 2001 sulla disciplina della Responsabilità penale delle aziende.
Un argomento poco noto sotto i riflettori, ma decisamente strategico per delineare quella certezza del diritto essenziale a favorire investimenti da parte delle imprese sane e a maggior valore aggiunto, orientate a piani di sviluppo e di gestione del tutto rispettosi delle pur complicate e laboriose normative in atto.
Alla dottoressa Modaffari i più sinceri complimenti da parte della nostra editrice e testata giornalistica editoriale, nella certezza che i risultati conseguiti apporteranno un contributo di qualità, e da addetta ai lavori, per migliorare e rendere applicativa norme irrinunciabili per consentire a imprenditori e manager di operare in un quadro giuridico misurabile dal punto di vista degli effetti delle decisioni assunte e da assumere nei confronti di dipendenti, clienti e fornitori, amministrazioni pubbliche e comunità locali di stakeholders.
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