ISTAT, NEL 2023 RIENTRO INFLAZIONE CON CALO PREZZI ENERGIA

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CODACONS: DA ISTAT PREVISIONI OTTIMISTICHE. PER SOSTENERE CONSUMI FAMIGLIE STANNO INTACCANDO RISPARMI. SU BENI PRIMARI INFLAZIONE ANCORA TROPPO ALTA, INCOGNITA ANDAMENTO ENERGIA DOPO L’ESTATE 

Le previsioni dell’Istat circa l’andamento dell’inflazione e dei consumi delle famiglie nel corso del 2023 sono bollate dal Codacons come “eccessivamente ottimistiche”, e i dati forniti oggi dall’istituto rischiano di essere stravolti se dopo l’estate i prezzi dell’energia sui mercati internazionali dovessero subire una repentina salita.

“Purtroppo non possiamo condividere le stime ottimistiche dell’Istat – spiega il presidente Carlo Rienzi – Solo pochi giorni fa la Banca d’Italia evidenziava come le famiglie, per sostenere i consumi a fronte dell’inflazione molto alta, stiano intaccando i risparmi, con una progressiva perdita del potere d’acquisto”.

“La crescita dei prezzi al dettaglio per settori primari come alimentari e carrello della spesa è ancora a livelli altissimi, una situazione che pesa soprattutto sulle famiglie numerose e sui nuclei con reddito più basso. Per questo è necessario accelerare il percorso di rientro dell’inflazione – il cui tasso nell’ultimo mese è sceso solo grazie al calo degli energetici – anche in considerazione del fatto che dopo l’estate, con l’avvicinarsi dei mesi freddi e la corsa all’accaparramento di gas, i prezzi dell’energia potrebbero schizzare al rialzo, con conseguenze ancora una volta devastanti sui listini al dettaglio” – conclude Rienzi.