Accompagnano i giardini e i terreni dalla primavera all’estate. Crescono spontaneamente sia nei boschi d’alta montagna che nei prati e si possono colrivare anche in vaso. Sono piante magiche ma anche simbolo di speranza e perseveranza, perché perenni e capaci di sbocciare dove altre piante non crescerebbero
Le campanelle sono piante magiche ed il loro dondolio nel vento spande un suono di fiaba sui prati. Si dice siano abitate dalle fate e le fate non sempre sono buone. Alcune di loro sono dispettose e fanno smarrire la strada ed altre sono addirittura malevole.
Per questo i vecchi sostenevano che i prati di campanule non fossero luoghi sicuri in cui sostare. Pare che suonino per chi sta per morire, che ne può sentire il tintinnio nell’ultima sua ora. Una radura fiorita di collina, all’alba, nebbiosa e rugiadosa, pare veramente che risuoni di un sommesso tintinnare ed evoca sensazioni di sopore sognante, come un varco per un altrove sconosciuto.
Il nome “campanula trachelium” viene dal latino e significa letteralmente campanella della gola, perché già allora si conosceva l’uso di un colluttorio di radice contro le tracheiti. Oggi é passata completamente in disuso, sostituita da “agrimonia” e “asperula” dotate delle stesse proprieta ma molto più attive.
In italia sono presenti una quarantina di specie di campanula tra cui anche il raperonzolo e tutte hanno la caratteristica di accumulare le sostanze di riserva sotto forma di inulina anziché amido.
L’inulina é un polisaccaride a basso peso molecolare indigeribile a livello gastrico ed intestinale ma che risulta parzialmente digeribile a livello del colon. Dal punto di vista alimentare, è una fibra solubile, indispensabile in una dieta equilibrata in quanto regola la viscosità del contenuto intestinale, é uno stimolante selettivo della crescita della microflora intestinale (prebiotico).
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