Istat, nel primo trimestre balzo del costo del lavoro

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L’Istat segnala un “rilevante” aumento del costo del lavoro per Unità di lavoro dipendente (Ula) nel primo trimestre che “raggiunge valori tra i più alti in serie storica”. Rispetto al trimestre precedente, la crescita è dell’1,8% con un aumento sia delle retribuzioni (+1,2%) sia, in misura maggiore, degli oneri sociali (+3%).

Su anno la crescita è ancora più intesa (+3,9%), con un +3,4% per la componente retributiva e un +5,4% e per gli oneri sociali. All’aumento delle retribuzioni concorrono gli importi una tantum, mentre l’aumento degli oneri sociali è legato al restringimento degli interventi di decontribuzione del 2021-2022.

Il tasso di disoccupazione risale all’8% nel primo trimestre 2023 con un aumento di 0,1 punti rispetto al trimestre precedente e un calo di 0,5 punti rispetto all’anno precedente.

L’incremento congiunturale della disoccupazione si accompagna a un aumento del tasso di occupazione che sale al 60,9% (+0,3 punti sul trimestre, +1,5% sull’anno) e un calo del tasso di inattività 15-64 anni che scende al 33,7% (-0,4 punti sul trimestre, -1,4 sull’anno). I disoccupati sono 2.013.000, 23 mila in più dei tre mesi precedenti (-76.000 sull’anno) , mentre gli inattivi di 15-64 anni sono 150 mila in meno, fino a quota 12.535.000