Forza Italia conserva la presidenza della Regione del centro sud, alla guida di una coalizione in cui a prevalere per numero di preferenze è la lista di Fratelli d’Italia, seguita dagli Azzurri di Tajani che dedicano la vittoria e il risultato alla memoria di Silvio Berlusconi
Il nuovo Governatore regionale è pertanto l’ingegnere Francesco Roberti, che vanta al proprio attivo un intenso curriculum di pubblico amministratore locale come Sindaco di Termoli e Presidente della provincia di Campobasso.
In definitiva, tra domenica e lunedì si è recato al voto il 47 per cento degli elettori molisani aventi diritto, a fronte del 52 per cento di cinque anni fa quando a vincere la sfida nei confronti del centrosinistra fu l’uscente Donato Toma, espressione sempre di Forza Italia.
Francesco Roberti ha conseguito il 64 per cento dei consensi, distanziando e quasi doppiando il contendente Roberto Gravina, Sindaco di Campobasso ed esponente del movimento cinque stelle sostenuto in queste consultazioni elettive dal cosiddetto campo largo con il PD di Elly Schlein, schieramento che non è riuscito a sconfiggere le tendenze astensioniste né a prevalere sul centrodestra trainato dall’effetto Meloni e agevolato dalla frammentazione del fronte avverso.
Basti pensare che alla compagine tra FdI, Forza Italia, Lega e Noi moderati, aveva dato la propria adesione Italia viva di Matteo Renzi.
Roberti, il quale ha incassato gli auguri di buon lavoro da parte dello stesso Gravina, ha subito dichiarato che lavorerà per essere più che il Governatore, il Sindaco di tutti i molisani, intendendo con ciò che salvaguarderà il radicamento del rapporto con le persone apprezzato dalla larga maggioranza dei votanti, ai quali promette anzitutto il massimo impegno nella riorganizzazione della sanità pubblica: un settore che vede il Molise in sofferenza nelle rilevazioni statistiche nazionali, dopo la decisione di Toma di rassegnare nelle scorse settimane le proprie dimissioni dall’incarico di Commissario ad acta per la gestione del piano di rientro – nominato dal precedente Governo Draghi – a causa di una sequenza di dissidi con i burocrati di Roma su alcuni punti come l’adeguamento del trattamento economico dei medici per arginare il fenomeno dell’emigrazione dei professionisti, concausa a propria volta dello spopolamento di interi borghi interni del territorio regionale.
Sul terreno dell’economia, il dato di partenza è il rapporto più recente della Banca d’Italia, che indica un Molise in crescita ma a ritmi più bassi del dato medio nazionale, poiché molti impattanti sono stati i rincari energetici e delle materie prime abbattutisi su un tessuto industriale e terziario di tipo tradizionale e come tale energivoro.
Tessuto che però non rinuncia a esprimere segnali di vitalità in ogni caso bene auspicanti per il futuro: il Molise fa parte infatti della Zes, la zona economica speciale di area vasta con la vicina Regione Puglia, e in questi ultimi tempi la gestione commissariale di tale area sovra regionale ha espresso una netta accelerazione dal punto di vista degli iter procedurali e delle tempistiche di rilascio delle autorizzazioni agli insediamenti.
Tanto che due settimane fa, proprio a Termoli, l’americana ITT ha inaugurato il proprio cantiere per la produzione di pastiglie frenanti per auto di ultima generazione, impianto destinato a entrare in funzione fra un anno e mezzo con una previsione occupazionale di una sessantina di addetti di nuova assunzione e una capacità di autoproduzione di energia con l’adozione di tecnologie fotovoltaiche.
“Auguri al mio successore Francesco Roberti, che troverà una Regione contrassegnata da una trasparente situazione contabile e da un livello di efficienza molto maggiore di quello che trovai io nel 2018. Il risultato di domenica e lunedì è anche un premio al governo di questo quinquennio concluso e al ruolo di un partito, Forza Italia, che avrà nella persona e nella memoria di Silvio Berlusconi un riferimento imperituro”, ha dichiarato l’uscente Donato Toma.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




