Resta con me, ché poi ti guardo io. A Roma fa caldo e ora l’effetto dell’estate sul decoro della Capitale è doppio. Incrociato: da una parte le temperature rendono inavvicinabili i cassonetti stracolmi di rifiuti, dall’altra promettono di rinviare una volta di più il loro svuotamento
L’ultima comunicazione inviata da Andrea Bossola, direttore generale di Ama, ai netturbini invita infatti tutti gli operatori a lavorare «in equipaggio» o comunque «a vista» a causa della calura.
Altro che giri di raccolta in solitaria. La modalità mono operatore sperimentata e avviata nel 2022 dall’ex dg Maurizio Pucci, venuto a mancare ieri, aveva l’obiettivo di raddoppiare i turni chiedendo ai conducenti dei mezzi della flotta aziendale di occuparsi anche dell’immondizia. Nell’estate bollente dell’emergenza rifiuti, invece, si deve lavorare almeno in coppia.
Una direttiva che preoccupa i capizona alle prese con il disastro che si è accumulato attorno ai cassonetti nelle ultime settimane: «Qui dovremmo accelerare, mica sovrapporci». Ma tant’è. Se il sole batte così, per Ama bisogna rivedere i turni per prevenire lo «stress da calore».
Ecco le istruzioni per i dipendenti: i responsabili di zona devono ricordare al personale di «bere acqua ogni 15/ 20 minuti anche se non si ha sete» e di «rinfrescare la testa e il collo e bagnare i polsi durante lo svolgimento dell’attività lavorativa». Quindi la necessità di girare almeno due a due «poiché gli effetti del calore non vengono correttamente percepiti da chi ne viene colpito» e di «organizzare il servizio in modo che nelle ore di rischio tutti lavorino in equipaggio o a vista, in modo che ci sia sempre un collega che possa intervenire e/o chiamare i soccorsi»
Segue la lista dei sintomi da calura: «Vertigini, stordimento, debolezza, irritabilità, forte sudorazione, crampi, svenimento, palpitazioni, affanno, mal di testa». Consiglio? «Alimenti leggeri» e chiamare subito il 112 in caso di «confusione, convulsioni o perdita di coscienza» del collega. Di quelle dei romani per i miasmi da cassonetto, invece, non si fa menzione.
La Capitale continua a esplodere di immondizia, l’emergenza a Roma Est è incontenibile. Intanto il Campidoglio è ancora preso dal lavoro sul prossimo contratto di servizio di Ama. Un accordo che comprende le Ama di municipio, la reingegnerizzazione del servizio e il nuovo servizio di spazzamento delle strade, ma deve essere perfezionato in base alle recenti istruzioni dettate dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera).
Nella proposta di delibera passata ieri in giunta, infatti, si chiede infatti agli uffici di prorogare l’attuale contratto in scadenza il 30 giugno fino alla firma di quello nuovo e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.
Intanto con una memoria di giunta, sempre l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi, si impegna a realizzare le domus ecologiche, ovvero punti di raccolta che servono al conferimento di rifiuti sia domestici sia di utenze non domestiche. Sorgeranno «prevalentemente in aree destinate a parcheggio a margine strada» e dovrà essere Ama a indicare dove posizionarle.


