Accusata di gestione disinvolta delle sue aziende, su cui indaga la Procura di Milano, Daniela Santanchè presenta un’autodifesa che è anche caso politico
Il servizio giornalistico è quello della trasmissione Rai Report e i successivi articoli di stampa sono quelli che hanno scavato nel non sempre lineare intreccio delle aziende controllate dalla ministra, la cui gestione è stata messa sotto la lente della Consob e della Procura di Milano, oltre che di una serie di cause civili. Le ipotesi sono pesanti e vanno dal falso in bilancio per occultare i dissesti patrimoniali al mancato pagamento di dipendenti e creditori, fino allo scorretto utilizzo dei fondi erogati alle imprese durante la pandemia, mai restituiti.
Avremo dunque nel pomeriggio la versione ufficiale della ministra, l’autodifesa sulla conduzione dei suoi affari preparata a quanto trapela con un team di avvocati. Tutto da vedere poi quale ne sarà l’effetto politico. All’informativa seguirà un dibattito – 5 minuti di intervento per gruppo – ma nessun voto.
Se l’opposizione appare agguerrita – ma con sfumature significativamente diverse – nel contestare tutte le opacità emerse dai procedimenti giudiziari e dalle indiscrezioni che trapelano via stampa, i segnali che vengono dai palazzi della politica romana parlano di un ricompattamento della maggioranza: con l’indicazione della stessa premier Giorgia Meloni agli alleati di abbassare i toni, “non creare problemi” e rinviare ogni decisione a un eventuale rinvio a giudizio, che comunque non dovrebbe arrivare prima della pausa estiva. Si fa interprete di questa linea il segretario della Lega, Matteo Salvini: “Santanchè? Io ho assoluta fiducia nei colleghi, viviamo in un Paese dove si è innocenti fino a prova contraria. Non mi confronto con la sinistra sulla base delle inchieste”.



