Missione altamente favorevole del Presidente della terra delle Aquile, Bajram Begaj, a Baku dove è stato ricevuto con tutti gli onori dal proprio omologo Ilham Aliyev. Le relazioni binazionali saranno ulteriormente rinforzate dall’apertura delle Ambasciate sia nella capitale albanese che in quella dello strategico Paese mediorientale
Non solo Tap. Sebbene il gasdotto rimanga in assoluto il più evidente e strategico dei capitoli di cooperazione tra Azerbaijan e Albania, e tra quest’ultima e l’Unione Europea, nel campo dei progetti di diversificazione delle fonti di approvvigionamento e di generazione energetica nel vecchio Continente e quindi nel Paese balcanico, il dialogo tra quest’ultimo e l’importante Nazione del Medio Oriente è destinato ad abbracciare una pluralità di capitoli, dalle reti infrastrutturali ai distretti turistici affacciati sull’Adriatico Ionico.
Nel primo trentennale di instaurazione delle relazioni diplomatiche binazionali, come è stato ricordato dal Presidente dell’Albania Bajram Begaj in visita ufficiale a Baku, gli eventi che si sono susseguiti hanno confermato i propositi e gli intendimenti iniziali congiunti. A partire dall’attivazione delle Ambasciate, quella azerbaijana a Tirana e quella d’Albania nella capitale mediorientale.
A queste decisioni di diplomazia politico istituzionale si sono aggiunte ulteriori attività di confronto e dialogo, come il gruppo di lavoro congiunto per l’economia, l’industria e la tecnologia che nello scorso maggio si è riunito a Tirana e l’anno prossimo farà altrettanto a Baku, a conferma del carattere continuativo che si è voluto imprimere agli interscambi tra i due Paesi.
A cominciare dal gasdotto Tap, il trans adriatic pipeline: l’importante infrastruttura di congiungimento fra medio oriente e occidente europeo ha nell’Albania uno snodo decisivo, non soltanto dal punto di vista del puro e semplice transito degli idrocarburi verso l’Italia e l’UE, ma altresì sotto il profilo dello sviluppo delle capacità tecniche e tecnologiche dello Stato albanese di accelerare sulla strada della gassificazione domestica e come fornitore di gas e di energia derivata nei confronti del resto della regione balcanica.
Allo stesso tempo, il Presidente Begaj ha sottolineato l’elevato potenziale delle sinergie e delle interazioni che si potranno sviluppare, già nel corso dei prossimi mesi, nell’ambito esponenziale del turismo e della crescita dell’offerta ricettiva di qualità nella straordinaria area Adriatico Ionica che ha nell’Albania il proprio nucleo pulsante: “Sono molto lieto della crescita delle manifestazioni di interesse che vengono espresse dagli investitori della Repubblica di Azerbaijan nei confronti del nostro Paese per quanto riguarda il turismo e i progetti infrastrutturali e ricettivi destinati a fortificare ulteriormente gli indicatori dello sviluppo albanese. Gli imprenditori azeri dell’energia e della accoglienza turistica sono assolutamente i benvenuti, e in tal senso alcune significative occasioni di interscambio proverranno dalla celebrazione della settimana Internazionale della cultura dell’Azerbaijan in Albania, mentre ulteriori opportunità di dialogo e di afflusso turistico deriveranno dall’abolizione dei visti”, ha concluso il Presidente Begaj esprimendo infine parole di alta gratitudine e ringraziamento al collega e omologo Aliyev per i piani di sostegno accordati al Popolo Albanese a seguito del tragico shock sismico del 2019.
Il Presidente Aliyev ha corrisposto pienamente alle dichiarazioni di Begaj, elogiando il cammino portato avanti dai due Paesi nel contesto delle organizzazioni internazionali e multilaterali, dalle Nazioni Unite al forum della cooperazione islamica, e rimarcando la funzione svolta dal gasdotto Tap che consentirà una crescita delle esportazioni di gas naturale verso l’Europa e un ampliamento della platea dei Paesi acquirenti di idrocarburi.



