Non c’è riscatto per l’Italia senza il riscatto per il Sud”. Schlein a Napoli
Bastano pochi giorni in Calabria, basta parlare con i più giovani per rendersi conto di come l’immagine di un Sud eternamente bisognoso di “riscatto” appartenga a una narrazione un po’ pigra. Esiste, per esempio, una Calabria che sul cosiddetto riscatto ha già investito e investe le migliori energie, però continuamente ostacolata dalla Calabria del piagnisteo (quella del mancano le risorse) o dell’immancabile pizzo politico, e ci siamo capiti.
La Calabria è l’Aranceto di Catanzaro, quartiere periferico e come si dice “degradato” dove gli organizzatori della rassegna “ Schermi” del cinema in piazza vengono intimiditi da alcuni tipacci e invitati a sloggiare. La Calabria, oggi, è la risposta dell’Aranceto che non si piega: l’arena gremita, tanti i bambini, con il sindaco della città Nicola Fiorita in prima fila che dice “dovremmo avere la forza di essere qui una volta al mese e riempire questo quartiere di normalità”. Speriamo. Ma la Calabria è pure il sindaco di Petilia Policastro che fa affiggere in paese i manifesti funebri per la morte (suicida in carcere) del killer che sciolse nell’acido Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia che denuncio’ la ‘Ndrangheta nel suo paese. Risponde il cosiddetto primo cittadino: “E allora? Lo facciamo per tutti”. Certo, la Calabria sono le inchieste di Nicola Gratteri che hanno disarticolato l’intreccio tra Mafia, Massoneria e colletti bianchi, quel concorso esterno che non preoccupa affatto il ministro Nordio. Ma non tutto è criminalità, e dunque cattiva nomea, perché la Calabria è anche l’impresa sociale Kairos – Nancy, Francesco, Enzo ed Erica, immigrati di ritorno, tutti al di sotto dei 40 anni – che gestisce due dei beni culturali più visitati della Regione, Castello Murat e Chiesetta di Piedigotta, più la libreria Streusa, nel centro storico di Pizzo.
Cooperativa vincitrice del bando TOCC (Invitalia) sulla digitalizzazione del patrimonio culturale con il progetto “Diari Meridiani”. C’è poi la cooperativa Kiwi di Rosarno che dalla fine del 2023 sarà il centro operativo del progetto Turismo delle Radici (Ministero degli Esteri) laboratorio permanente e punto di riferimento regionale per operatori, associazioni, istituzioni. La Calabria è il progetto della Riviera dei Borghi – network turistico da Praia a Diamante – su cui lavora un gruppo di giovani amministratori ispirandosi alla costiera amalfitana e a quella sorrentina. Brevi appunti di viaggio solo per dire, cara Schlein e caro Conte che il riscatto del Sud è già cominciato ma va curato e accompagnato con attenzione dalla politica migliore. Per impedire che tanta vitalità e intraprendenza finisca nelle sabbie mobili della solitudine o del tanto non si può fare (o dell’eterno ma a me che me ne viene?).
Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it



