MUSICA / Dj Ringo commenta i “dissing” musicali dell’estate 2023 su MOW: “La trap? Farei una legge per proibirla”. J-Ax? “È commerciale. Ma la colpa della bassa qualità è dei discografici”
Milano – “La trap? Farei una legge per proibirla” questo è il commento di Dj Ringo, milanese e rockettaro conduttore radiofonico, classe 1961, nonché alla direzione di Virgin Radio, che è stato intervistato sulle pagine digitali di MOW (mowmag.com) circa le polemiche sull’uso dello strumento autotune, che sono state recentemente attivate da un post del cantante Samuele Bersani nei confronti del genere “trap”: “Lo stile, il saper cantare, questo manca! – sottolinea Dj Ringo sul magazine lifestyle di AM Network – chi vuol far il cantante dovrebbe saper cantare e scrivere testi decenti, o no? Ripeto, è colpa dei discografici, che sguazzano in questo sistema facile e di bassa qualità. Lo definirei fast music, come il cibo spazzatura sfornato ai fast food!”
Il 62enne disc-jockey rock della radio italiana, ha infatti sottolineato al magazine MOW (mowmag.com) come la qualità della produzione artistica non sia al centro degli interessi del pubblico: “i tempi sono cambiati.
Ci sono giovani a cui non frega niente di conoscere Pink Floyd e Beatles, lo dicevamo. Questa è la realtà, prendiamone atto… con amarezza”.
Infine circa i duri scontri, sottoforma di dissing online e sui social network, che hanno visto come protagonisti: Luché e Salmo, Meneguzzi e J-Ax, Bersani e Sfera Ebbasta a riguardo dell’uso smodato dell’autotune, Dj Ringo fornisce un’analisi dettagliata: “Trabocchetti per far parlare, tutto fa gioco. Il rap italiano non esiste più, J-Ax ormai fa più spot commerciali che canzoni – sottolinea su MOW – consiglio, nello specifico a Bersani, di giocare nello stesso campionato e sperimentare l’autotune.
Adesso è inutile lamentarsi, questa deriva è colpa loro e, ribadisco, dei loro discografici. Da quando non fanno più musica di qualità? Ecco perché il mercato si è spostato sulla musica più veloce e commerciale.


