Nelle opere editoriali del professor Beppe Ghisolfi sono racchiusi termini, dal tasso di sconto all’euribor, dall’inflazione al cuneo fiscale, divenuti ormai di accezione comune, e proprio per questo fondamentali per tendere a una consapevolezza sempre più acquisita
Gli accadimenti economici e di politica economica, nonché gli andamenti internazionali – che interessano i rapporti dell’Italia con le limitrofe economie emergenti – impongono che il corrente mese di agosto, a prescindere dalla scelta vacanziera o casalinga che verrà compiuta, sia almeno in parte dedicato a letture in grado di preparare agli obiettivi senza dubbio sfidanti del prossimo autunno, cioè delle settimane a venire.
Vocaboli come BCE, tasso di sconto, Euribor (il tasso delle operazioni di scambio interbancario in euro), sono entrati, purtroppo con veemenza, nelle case di tutti noi, in particolare di quelle centinaia di migliaia di famiglie titolari di mutui casa e di prestiti, sia al consumo che agli investimenti (se famiglie produttrici), rincarati verticalmente nella loro componente variabile.
Per non parlare di ulteriori espressioni, oggi di utilizzo quotidiano nei notiziari televisivi così come nei dibattiti tra i politici e tra i normali cittadini, come inflazione, disinflazione (quella a cui, senza sfociare nella deflazione, vorrebbe tendere il Governo Meloni tramite i patti di filiera con i distributori e gli industriali, senza però al momento riuscirci) e soprattutto cuneo fiscale, ossia la differenza fra costo del lavoro lordo e busta paga netta.
L’educazione finanziaria consente, con scelte bilanciate, di tutelare il potere d’acquisto dei redditi e dei risparmi che si hanno, di gestire il più possibile – nell’ambito delle pur strette regole vigenti – i prestiti e i mutui contratti in periodi che erano di basso o quasi nullo costo del denaro, e di promuovere una migliore gestione dei bilanci pubblici e privati, questi ultimi aziendali, nel contesto dei progetti di riforma del sistema fiscale nazionale e di ripresa e rilancio del made in Italy dove una sezione importante è dedicata alla costituzione di fondi sovrani per concentrare gli investimenti strategici o per creare una dote scolastica e formativa a beneficio dei giovani talenti per scongiurarne la migrazione oggi molto frequente.
Non solo: l’educazione finanziaria è uno strumento per la gestione del proprio budget a beneficio di quelle famiglie che sempre più numerose cercano di sottrarsi all’inflazione domestica per trascorrere le proprie ferie all’estero in Paesi emergenti e sempre più richiesti come la vicina Albania, così come a beneficio di quei nuclei pensionati che vogliano valutare una nuova opzione residenziale per fruire del beneficio della detassazione così da accantonare e reinvestire (senza per forza doverla per intero destinare a consumo immediato) una quota crescente del proprio maggiore reddito disponibile.
Infine, per rimanere in attualità, il nuovo numero del magazine Banca finanza, diretto dallo stesso Beppe Ghisolfi, assegnando al settore bancario gli Oscar della solidità, redditività e prossimità sociale e territoriale, secondo suddivisioni per dimensione economica e organizzativa, è in grado di monitorare gli effetti dell’ipotizzato prelievo straordinario sui margini di interesse (extra profitti, come ricordato a Torino nello scorso maggio dal presidente ABI Antonio Patuelli, è una formulazione internamente contradditoria) degli istituti di credito, misura fiscale che infatti è al centro di un processo di revisione e di correzione di rotta da parte dello stesso Governo che ne aveva annunciato l’enfatica introduzione.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




